- 24/11/2023

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BNPL: Visa e Scalapay lanciano nuova esperienza di shopping
L’italiana Scalapay specializzata nel Buy now Pay later (Compra ora e Paga dopo), ha attivato una nuova funzionalità in collaborazione con Visa riservata ai suoi 5 milioni di utenti.
Scalapay integra ora una carta di pagamento virtuale usa e getta legata al circuito Visa, con cui effettuare pagamenti semplici e intuitivi con il massimo livello di sicurezza.
Le carte di pagamento virtuali usa e getta permettono ai clienti Scalapay di usare la carta per effettuare i 3 o 4 pagamenti rateali legati a un singolo acquisto. Al termine dei pagamenti la carta non è più utilizzabile, garantendo al cliente di Scalapay la massima serenità .
Le carte virtuali usa e getta sono anche infinite, questo significa poterne attivare una per ogni acquisto effettuato presso il negozio del brand preferito.
Per attivare una carta usa e getta è sufficiente accedere all’app Scalapay tramite lo smartphone, selezionare uno dei brand partner contrassegnati con l’icona rosa con una carta, quindi scegliere il prodotto da acquistare e aggiungerlo al carrello. Successivamente viene generata la carta per dilazionare il pagamento e al termine dei pagamenti verrà cancellata.
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300mln cartolarizzazione per PMI da Opyn, Azimut, Natixis CIB, illimity
Nuova opportunitĂ di accesso al credito per le PMI grazie a una nuova operazione di cartolarizzazione che prenderĂ le mosse dalla piattaforma di Digital landing as a service di Opyn, con il supporto del Gruppo Azimut, Natixis CIB e illimity bank.
La cartolarizzazione dedicata alle imprese italiane è del valore di 300 milioni di euro che verranno raccolti attraverso l’emissione di note da parte di un veicolo denominato Anubi SPE, al quale verranno trasferiti i prestiti garantiti dal Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese.
Natixis CIB ha strutturato la cartolarizzazione come Led arranger e illimity bank ha assunto il ruolo di co-arranger.
Le due banche, si legge su Repubblica Finanza, potranno sottoscrivere note senior per un importo non superiore a 270 milioni di euro. Dal canto suo il Gruppo Azimut agisce nel ruolo di originator dei prestiti attraverso i suoi fondi di private debt, e potrĂ sottoscrivere note mezzanine per 15 milioni di euro e note junior per un importo non superiore a 15 milioni di euro.
Opyn si occuperĂ di erogare e gestire i prestiti attraverso la sua piattaforma di accesso al credito per PMI che opera dal 2012 in collaborazione con banche e societĂ di investimento.
Fabrick si unisce a Banque Edel per i pagamenti con gift card
La francese Banque Edel ha scelto l’italiana Fabrick, società di livello europeo nell’open finance, per ammodernare le procedure interne di fatturazione delle gift card ai clienti CSE (Customer Success Executive).
Banque Edel, che fornisce ai suoi clienti servizi bancari a 360°, ha implementato la soluzione Fabrick Pass (PISP) che consente l’integrazione dell’elaborazione dei pagamenti nel flusso di lavoro contabile senza colli di bottiglia.
Con la nuova integrazione Banque Edel snellisce il processo di richiesta iniziale e la riconciliazione, oltre ad aver ridisegnato il metodo di fatturazione. D’ora in avanti al cliente viene inviato un link univoco insieme alla fattura che consente a quest’ultimo di attivare e completare rapidamente i pagamenti direttamente dal proprio conto corrente.
Tale procedura non interrompe più il processo contabile, riduce i tempi per la banca e il cliente e migliora l’esperienza complessiva del servizio.
Nel corso del quarto trimestre del 2022 Banque Edel ha processato oltre 1.000 gift card per un valore approssimativo di 14 milioni di euro riporta IBS intelligence.
Fabrick, dal canto suo, si conferma partner affidabile per le banche europee grazie alle sue soluzioni robuste di open finance.
Investimenti Blockchain con Fleap Holding, Azimut, Banca Valsabbina
La startup innovativa Fleap spa ha annunciato la nascita di Fleap Holding spa che si occuperà di investimenti basati su blockchain. In Europa è la prima struttura di investimento che utilizza la “catena a blocchi” per veicolare titoli finanziari.
Fleap è incubata presso il Polihub di Milano ed è partecipata da Banca Valsabbina, che nell’operazione collabora anche nel ruolo di intermediaria insieme alla controllata Integrae sim e al Gruppo Azimut, il quale opera tramite Azimut Capital Management sgr.
Azimut ha istituito il fondo Digital Equity Italy per gestire il progetto attraverso la piattaforma di Fleap, un sistema blockchain per la gestione aziendale e l’emissione di strumenti finanziari in Europa.
L’obiettivo è investire in strumenti digitali le cui scritture saranno registrate su blockchain insieme ai titoli di partecipazione in aziende acquisiti tramite l’emissione di strumenti finanziari partecipativi (SFP), scrive Bebeez.
Il progetto è stato sviluppato da Fleap (ex Sandbox srl) all’interno della sandbox di Banca d’Italia, un regime regolamentato speciale voluto dal ministero dell’Economia e delle Finanze in collaborazione con l’Autorità di vigilanza sulle assicurazioni (IVASS) a cui partecipa anche la Consob.

Coinbase
NFT in wallet dormienti: Fleap dona opportunitĂ Â uniche
Cosa succede al collezionista di NFT artistici se perde la chiave di accesso (passphrase) al suo wallet NFT? Come nel caso delle criptovalute, chi perde l’accesso al wallet NFT custodito in autonomia non ha modo di accedervi con altra soluzione.
I crypto wallet custoditi in autonomia non prevedono alcun tipo di gestione da parte di terzi, quindi diventa impossibile recuperare la chiave una volta perduta.
Allo stesso tempo, però, il titolare di quegli NFT dichiarati si potrebbe trovare nella condizione di dover pagare delle tasse anche se non è più in grado di disporre gli asset digitali.
Non solo, alla morte del titolare degli NFT anche gli eredi si potrebbero trovare nella condizione di dover pagare delle tasse in fase di successione.
Quindi un bel grattacapo che rischia di espandersi ben oltre la vita terrena del titolare. Come e cosa fare?
Il professore Brian Frye, che insegna legge al College of Law dell’Università del Kentucky e si è specializzato in gestione legale di asset digitali e NFT, ha spiegato al magazine Coindesk che il possessore di NFT non più accessibili ha una soluzione per non pagare le tasse su un bene che non può più vendere.
La soluzione è donare gli NFT inaccessibili a un ente quale un museo o una fondazione o una realtà caritatevole.
In alternativa, per evitare di perdere l’accesso ai propri NFT da collezione ci si può rivolgere a servizi di custodia di terzi. Le aziende che diversificano il proprio portafoglio finanziario acquistando NFT, ad esempio, possono utilizzare i servizi di tenuta di prodotti finanziari sviluppati dalla startup italiana Fleap.
Fleap, inoltre, conserva su libri distribuiti decentralizzati (DLT) l’archiviazione sostitutiva integrata dei libri sociali e gestisce operazioni sul capitale sociale delle società in modo trasparente e immutabile.