Come le banche digitali possono semplificare la vita alle PMI

In UE non sono ancora molto adottate da PMI e liberi professionisti, ma le challenger banks offrono un ampio range di servizi utili, andiamoli a scoprire.

pmi neobank

Alcuni dei servizi finanziari presenti su Fintastico ci sono stati segnalati dai nostri partner che ci compensano.

La valutazione di Fintastico deriva dalla media ponderata delle valutazioni provenienti da Trustpilot, App Store, Google Play store

In Europa sono intorno ai 24 milioni le PMI, partite IVA, liberi professionisti e piccole attività, che generano intorno ad €28 trilioni di ricavi e 8 trilioni di profitti, dando lavoro ad approssimativamente il 65% degli europei impiegati, ossia quasi 93 milioni di persone.

Le banche europee, generano al momento il 12% delle loro entrate grazie alle categorie sopra menzionate, che rappresentano inoltre il 10% della loro base di clienti. Tuttavia, come riportato da un report di Accenture, un terzo delle PMI europee non è soddisfatto della propria banca. Infatti un bisogno delle PMI è rappresentato dall'integrazione di servizi finanziari e offerta di servizi personalizzati, che al momento le banche non offrono.

Le challenger banks per PMI extra UE

Con la completa entrata in vigore della PSD 2, e con il concetto di Open Banking sempre più diffuso, la concorrenza nell'offerta di servizi finanziari per le PMI e i lavoratori autonomi aumenterà ancora di più.

Fuori dall'unione Europea vi sono player di grande successo, che già da qualche anno offrono servizi finanziari per PMI e raggiungono volumi di imprese molto alte in percentuale. Esempi sono l'inglese Tide, che ha 350.000 imprese clienti in UK, ossia il 5% del totale la russa Tinkoff, che pure serve 300.000 PMI, o la brasiliana NuBank, che sta per realizzare una IPO con una valutazione potenziale di $41 miliardi e che raggiunge 1.1 milioni di PMI brasiliane, ossia il 15% del totale.

I player europei hanno seguito questo trend, ma non hanno al momento risultati paragonabili, infatti tutti i player fintech europei hanno una clientela equivalente a non più del 3% delle PMI presenti all'interno dell'UE. La maggiore infatti è Qonto, che ha 220.000 clienti, ma è evidente che il mercato europeo è poco servito e i consumatori preferiscono ancora la banca tradizionale. Una motivazione di ciò è da ricercare nel fatto che le banche tradizionali sono pressappoco 5.600, contro le poche fintech del settore.

Le principali banche digitali europee per PMI e lavoratori autonomi e cosa offrono

Il segmento, oltre ai conti correnti digitali, in cui si stanno specializzando queste app è quello della fatturazione elettronica. Infatti il poter emettere semplicemente e rapidamente fatture elettroniche, perfino da cellulare, è un servizio che semplifica di molto la vita a piccole imprese e professionisti.

Sebbene meno utilizzate delle banche tradizionali al momento, le fintech europee hanno un'offerta di servizi integrata che semplifica di molto la vita al responsabile della PMI o alla partita IVA.

I player di questo mercato in crescita nell'Unione Europea sono:

  • Qonto, che oltre ad offrire vari tipi di conti aziendali consente di facilitare la contabilità e di dire addio allo scambio di mail e telefonate proprio con il commercialista, è data infatti dalla possibilità di invitare il proprio commercialista ad accedere al conto corrente aziendale in modalità lettura. Inoltre un'altra pratica funzione offerta è la creazione di team a cui intestare differenti carte con permessi specifici.
  • FINOM, specializzata in fatturazione elettronica, lanciata nel settembre 2019 con sede ad Amsterdam, che prossimamente offrirà un conto digitale anche in Italia. Mediante questo servizio è possibile non solo creare fatture elettroniche, ma anche inviarle ai clienti e sollecitarne il pagamento, inviando in automatico un reminder dopo un tot di giorni preimpostati. Inoltre, qualora la fattura emessa sia formalmente sbagliata, per rettificarla è possibile emettere una nota di credito (quando l'importo effettivo è più basso di quanto indicato in fattura).

    Il processo è non solo più facile, ma anche più intuitivo e permette di commettere meno errori, come ad esempio nell'inserimento dati del cliente per l'emissione di una fattura: allo user dell'applicazione viene richiesto di inserire solo la ragione sociale o la partita Iva e l'app completa gli altri campi.

    Inoltre, con il programma Cashback una volta che il conto sarà attivo fornirà un 3% sulle spese aziendali fatte con la carta associata al conto.
  • Bunq, anch'essa con sede in Olanda ed è specializzata nel mobile banking e in generale nei servizi finanziari online, soprattutto per aziende di piccole dimensioni.
  • Soldo, nata nel 2015, ad oggi ha sedi a Londra, Milano, Roma e Dublino e si propone di integrare l'offerta delle banche con strumenti per automatizzare l’attività amministrativa e finanziaria. Funzione piuttosto innovativa è la creazione della carta carburante Soldo Drive, che permette di scaricare costi ed Iva, oltre ad organizzare il parco auto della propria azienda.
  • Penta è una neobanca progettata per aiutare le startup e le PMI a risparmiare tempo e denaro nel settore bancario. Automatizza i conti bancari e le fatture, oltre ad offre servizi bancari online.
  • Shine è una banca mobile che offre una piattaforma di online banking gestione per i freelance, che permette la gestione di tutti i contratti e fatture in una sola app.

Delle sei aziende sopra menzionate, solo 4 operano in Italia al momento, ossia Qonto, bunq, Soldo e FINOM.

Conclusioni

Le challenger banks hanno un'offerta di servizi maggiormente personalizzata e adatta ai bisogni di PMI e lavoratori autonomi. Questi, d'altra parte sono tenuti a svolgere una serie interminabile di adempimenti, se vi è la possibilità di semplificare alcuni processi, perchè non sfruttarla?

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Daniele Marino

26, Business Analyst @Fintastico