Notizie fintech della settimana

Assicurazioni italiane fondono il digitale e l’agenzia territoriale, esercenti di Viva.com accettano pagamenti Satispay, Google Wallet sostituisce Fitbit Pay.

Paperboy News Fintech

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La valutazione di Fintastico deriva dalla media ponderata delle valutazioni provenienti da Trustpilot, App Store, Google Play store

Assicurazioni e digitale: 44% dei clienti usa il web

Il 44% dei clienti delle compagnie assicurative si abilitano all’area web della Compagnia, di cui il 43% utilizza la modalità d’interazione almeno una volta a seguito della registrazione.

I clienti delle compagnie assicurative, riporta la ricerca Cetif – Università Cattolica del Sacro Cuore in collaborazione con IBM, utilizzano il web per caricare e inviare documenti come fatture, e gli esiti delle visite mediche che attivano la polizza.

Le app assicurative, invece, sono lontane. Soltanto il 6% di chi contrae una polizza assicurativa scarica e si registra in app, mentre soltanto il 5% resta un utente attivo.

Dal lato delle compagnie assicurative gli investimenti nella omnicanalità, cioè nel digitale che si affianca all’agenzia del territorio, sono stati significativi. Le compagnie hanno in corso un cambio di paradigma che coinvolge anche gli agenti assicuratori del territorio. Questi ultimi quando interagiscono con la compagnia assicurativa di cui sono affiliati utilizzano prevalentemente il canale digitale, con il 40% delle preferenze per l’email e il 33% per il contact center, mentre la piattaforma di ticketing viene utilizzata nel 27% delle comunicazioni agente-compagnia assicurativa.

Tuttavia, la ricerca sottolinea come nel Ramo Vita dominano ancora gli sportelli bancari e assicurativi, mentre nel Ramo Danni prevale l’agenzia del territorio.

Per quanto riguarda i pagamenti lo strumento diventato prevalente è la moneta elettronica, ma nel ramo Vita e Patrimonio resiste l’assegno.

L’acquirer Viva.com e Satispay insieme per pagamenti più fluidi

Viva.com, acquirer europeo che supporta pagamenti degli esercenti su qualsiasi dispositivo in 24 mercati, ha annunciato di aver stretto una partnership strategica con il servizio italiano Satispay.

D’ora in avanti i commercianti che si affidano a Viva.com per accettare i pagamenti elettronici dei clienti, potranno accettare anche Satispay come modalità di pagamento.

La nuova partnership amplia ulteriormente le possibilità dei consumatori che da anni si affidano alla app dei pagamenti digitali Satispay.

Satispay

Satispay

Satispay offre diversi vantaggi rispetto al POS ed è un servizio che sempre più italiani scelgono

Satispay è infatti un canale di pagamento indipendente dalle carte di pagamento (di debito e di credito) ed è nel suo segmento il principale operatore mobile italiano. Con Satispay i consumatori possono effettuare acquisti presso 320mila esercenti sul territorio utilizzando la app scaricata sul proprio dispositivo mobile. Satispay è abilitato anche ai pagamenti online sui siti di e-commerce.

Gli esercenti clienti di Viva.com che utilizzano la tecnologia “Tap on Any Device”, potranno accettare pagamenti in negozio, mentre gli e-commerce che utilizzano “Smart Checkout” potranno accettare le transazioni online effettuate con Satispay.

Satispay si aggiunge agli oltre 40 metodi di pagamento supportati da Viva.com, ampliando ulteriormente l’offerta per gli esercenti e i clienti finali.

Addio a Fitbit Pay, i clienti transiteranno in Google Wallet

Circa 30 milioni di utenti di Fitbit Pay dovranno dire addio al servizio per come lo hanno conosciuto fino a ora, poiché dovranno migrare in Google Wallet.

Google nel 2021 ha acquistato Fitbit Pay in un accordo commerciale valso alcuni miliardi di dollari.

Dal 29 luglio 2024 Fitbit Pay non sarà più disponibile agli utilizzatori, i quali sono invitati a migrare in Google Wallet. La migrazione, tuttavia, non si applica agli utilizzatori residenti in Arabia Saudita, Giappone e Taiwan. Fitbit ha già provveduto a rendere Google Wallet compatibile con tutti i dispositivi Fitbit che supportano i pagamenti contactless.

Fitbit è un pioniere nel tracking dell’attività fitness degli sportivi e delle sportive. Dal 2017 offre il servizio di pagamento contactless dopo aver acquistato il ramo d’azienda dalla fintech Coin, con l’obiettivo di evolvere il core business verso i pagamenti senza contatto.

Oggi quella storia giunge a termine con la necessità di Google di razionalizzare i servizi e di rafforzare Google Wallet.

Le Banche centrali aggiungeranno bitcoin (BTC) alla riserva strategica?

Le Banche centrali dispongono di una riserva strategica che si compone anche di valuta straniera e di metalli preziosi come l’oro. La riserva strategica è indispensabile per contrastare qualsiasi fattore avverso che possa scatenarsi sulla moneta che quella banca centrale batte per il paese a cui è legata.

Ad esempio, la Banca centrale europea (BCE) nella sua riserva strategica può detenere dollaro statunitense, sterlina inglese e franco svizzero, oltre all’oro.

Ora, secondo una analisi suggestiva, anche le Banche centrali potrebbero arrivare a detenere bitcoin come riserva di valore. Perché ciò avvenga è però necessario che prima si avverino alcune pre-condizioni, tra cui un processo di price-discovery che porti la criptovaluta a ridurre la propria volatilità.

Prima delle banche centrali, inoltre, il cripto asset dovrà essere adottato da istituzioni private e da investitori istituzionali. Anche gli energy-provider si getteranno nella mischia, inserendosi nell’attività di mining di criptovalute utilizzando il surplus di produzione energetica derivante dalle fonti rinnovabili.

In seguito, sarà il turno delle Pubbliche amministrazioni e delle società a capitale misto pubblico/privato aggiungere bitcoin (BTC) nella propria riserva e a quel punto mancheranno all’appello soltanto le Banche centrali.

Tuttavia, prima che ciò avvenga è plausibile ipotizzare che dovrà passare ancora molto tempo. Le Banche centrali di molti paesi hanno infatti osteggiato e continuano a osteggiare le criptovalute considerandole una minaccia alla moneta a corso legale di cui sono per mandato gelose custodi.

Insurtech. Dai-ichi Life e YuLife, lanciano il token YuCoin per l’assicurato

Un token “assicurativo” con cui guadagnare crediti per acquistare regali o per donarli in beneficenza. Non è fantascienza, ma l’iniziativa che lanciano insieme l’assicuratore sulla vita giapponese Dai-ichi Life e l’insurtech inglese YuLife.

Il programma pilota prevede che gli assicurati utilizzino l’app di YuLife per guadagnare monete virtuali intitolate YuCoin. Completando delle attività quotidiane specifiche, tra cui quelle volte a migliorare il benessere psicofisico, gli assicurati guadagneranno un certo numero di token YuCoin da utilizzare per acquistare regali per la famiglia, per se stessi o per donarli in beneficenza.

Tra i programmi di donazione è prevista la piantumazione di alberi da parte di YuLife. Tra l’altro la società inglese ha in Dai-ichi Life uno dei principali investitori.

YuLife è per ora attiva nel Regno Unito e negli Stati Uniti, oltre che in Sudafrica ed è in corso di costituzione un gruppo di lavoro per aprire una sede in Giappone.

Il settore assicurativo Vita si prepara forse a una nuova evoluzione del business, premiando i clienti più virtuosi che adottano stili di vita sani. Un beneficio per l’assicurato, ma anche per l’assicuratore.