WizKey: la digitalizzazione del credito passa dalla blockchain

WizKey è la piattaforma decentralizzata che permette di valorizzare asset illiquidi, come i crediti, trasformandoli in token sicuri, trasparenti e liquidi.

marco pagani wizkey

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Oggi abbiamo il piacere di intervistare Marco Pagani, CEO di WizKey, startup fintech che ha sviluppato una piattaforma blockchain per le operazioni di finanza strutturata e la cessione del credito. Marco ci spiega come la tecnologia blockchain possa aiutare a ridurre i costi di negoziazione disintermediando il mercato dei crediti e  automatizzando processi di norma lunghi e ripetitivi.

Ciao Marco, come spiegheresti WizKey a una zia anziana?

Spiegare WizKey ad una zia anziana è veramente una sfida. Proviamoci così: WizKey è una piattaforma che digitalizza delle cose grazie ad una nuova tecnologia che si chiama blockchain. 

Perché l’abbiamo creata? Perché abbiamo fatto esperienza di una serie di problemi che portavano a perdite di tempo e di denaro. Ora, ipotizzando che la zia abbia già letto qualche articolo di finanza e di blockchain, posso dire che WizKey è una piattaforma decentralizzata su cui è possibile realizzare operazioni di finanza strutturata snellendo le operazioni di back-office e abbattendo fortemente i costi grazie all'utilizzo della tecnologia blockchain e dell’Intelligenza Artificiale. 

Di base, abbiamo individuato (io e l’avv. Roberto Ghio, già colleghi presso un grosso studio legale italiano e co-founders della società) problemi rilevanti durante la gestione delle operazioni di finanza strutturata che ne rallentano i processi e creano grosse asimmetrie informative tra le parti coinvolte, creando a loro volta danni economici reali -come ad esempio richieste di sconto su valori nominali dei crediti in vendita in un’ipotetica operazione. 

Dopo essere venuti a conoscenza della tecnologia blockchain ed aver studiato tanto, ci siamo resi conto che effettivamente la blockchain era proprio il differenziale applicativo che ci serviva per risolvere tutti quei problemi e da lì, dopo aver individuato dei professionisti che attualmente formano il nostro team, abbiamo dato vita a WizKey. Ora stiamo lavorando per farlo diventare qualcosa di veramente disruptive.

Cosa significa piattaforma decentralizzata?

Parto subito col dire che c’è molta confusione riguardo al termine “decentralizzato”, una parola che si utilizza ormai tantissimo come antidoto ai mali che affliggono il moderno sistema “centralizzato”, ma che in realtà ha diverse sfumature e significati. 

Quello che interessa a noi in questa sede è la decentralizzazione del database sottostante, ovvero la blockchain Ethereum. WizKey non gestisce i dati dei suoi clienti, sono i clienti stessi a gestire i loro dati e, quando avviene una transazione, questa viene registrata sul registro pubblico qual è Ethereum e quindi visionabile da tutti (tenendo sempre conto che i dati non sono in chiaro ma crittografati). 

I vantaggi in questo senso sono molteplici: come prima cosa la sicurezza dei dati è demandata all’utente finale e non al gestore (tema centrale nell'attuale dibattito tecnologico), inoltre la trasparenza fornita dalla blockchain permette più sicurezza sugli asset scambiati e una velocità di settlement mai avuta prima d’ora. 

Non ultimo per importanza, l’infrastruttura sottostante la piattaforma permette la creazione di un mercato secondario del credito davvero globale, reso possibile proprio dalla blockchain pubblica.

Quale problema risolve WizKey? 

Come dicevo prima, quando lavoravo come avvocato presso questo grosso studio legale di Milano insieme all’Avv. Ghio, ci siamo resi conto che nella gestione di operazioni di M&A o di cartolarizzazione di crediti che seguivamo, il fatto che tutto il documentale sottostante fosse ancora stampato su carta rappresentava un problema enorme, non solo per il volume di documenti da processare ma anche perché banalmente la carta può essere persa o può deteriorarsi in vari modi. 

In più i processi di due diligence sul documentale vengono ripetuti ad ogni cessione o negoziazione, così come le riconciliazioni dei vari documenti sottostanti alle operazioni, facendo lievitare notevolmente i costi sostenuti dagli istituti finanziari, oltre che i tempi per finalizzare un’operazione. 

Vi sono in più i costi di mantenimento delle data room che vengono aperte ed utilizzate come repository del documentale ad ogni nuova operazione. Il fatto che certi contratti vengano persi permette agli acquirenti di chiedere forti sconti sull'importo dell’operazione, cose che succedono abbastanza spesso, posso assicurarvelo. 

Detto molto semplicemente, questi sono i problemi su cui ci siamo focalizzati inizialmente e per cui abbiamo fondato WizKey con l’intento di risolverli. La nostra visione si è ampliata notevolmente dall'inizio di questa avventura ma spero di essere stato chiaro sull'incipit.

Cos'è la finanza strutturata? 

La finanza strutturata ha avuto un grande impulso a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, soprattutto grazie alla deregolamentazione finanziaria messa in atto dal Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan e dal Primo Ministro inglese Margaret Thatcher. 

La finanza strutturata ha fondamentalmente lo scopo di trovare soluzioni relative all'approvvigionamento di liquidità, ridistribuendo i rischi a livello sistemico, partendo da strumenti che per loro natura non sono facilmente liquidabili. Per calarsi più nel concreto con un esempio: se un'istituzione finanziaria volesse cedere un pacchetto di mutui lo potrebbe fare con molta difficoltà, dato che per loro natura questo tipo di crediti, se presi singolarmente, rispondono a caratteristiche estremamente eterogenee tra loro.

Grazie alla finanza strutturata è possibile "impacchettare" i diversi crediti in un unico strumento o più strumenti, segmentati a seconda delle esigenze degli investitori (per rischio, durata, rendimento, grado di subordinazione), risultando in tal modo più appetibile agli investitori finali. 

La vostra piattaforma blockchain è sviluppata su tecnologia Ethereum. Quali sono stati i fattori che vi hanno fatto scegliere questa tecnologia scartando le altre presenti sul mercato? (Fai un breve accenno e confronto magari con blockchain di Bitcoin e Corda)

Ci sono stati diversi fattori che ci hanno fatto protendere per la decisione di utilizzare Ethereum rispetto alle altre blockchain permissionless, ma non abbiamo mai preso in considerazione di utilizzare una blockchain privata come Corda di R3 o Quorum di JP Morgan. 

Il principio è lo stesso delle intranet degli anni Novanta e Internet: le intranet create dalle grandi corporation rimanevano silos chiusi che non dialogavano con l’esterno, famosa fu l’affermazione di una di quelle grandi corporation tecnologiche che decretava la morte di internet, ormai sorpassato dalla sua più performante intranet. 

Sappiamo tutti poi com’è andata: le intranet sono scomparse e oggi chiunque di noi può accedere ad internet in maniera (quasi sempre) libera. Partendo da questo assunto è semplice capire perché abbiamo preferito una blockchain permissionless a quelle private: l’inclusività e l’apertura al nuovo mercato che permettono è maggiore di diversi ordini di grandezza. 

Inoltre, durante le nostre indagini di mercato, diversi player stranieri con cui ci siamo confrontati hanno risposto convalidando le nostre intuizioni: “Non lavoreremo mai su blockchain provate create dallo stato X”. Ritorna sempre il tema del trust che, sulle blockchain permissionless, diventa un non tema.

La motivazione poi che ci ha spinto a scegliere Ethereum piuttosto che Bitcoin è la facilità di sviluppo che garantisce supportata da un’enorme quantità di sviluppatori distribuiti in tutto il mondo: Bitcoin purtroppo, da questo punto di vista, presenta delle difficoltà maggiori ma di certo, se le dette differenze dovessero appianarsi nel prossimo futuro, non ci precludiamo nessuna strada. Non ultimo, Bitcoin ed Ethereum sono sicuramente le due blockchain maggiormente sicure che, storicamente, non sono mai state hackerate.

Come avviene la tokenizzazione degli asset con WizKey? 

La tokenizzazione è un processo del mondo digitale reso possibile dalla blockchain, grazie alla sua funzione di database sottostante in cui vengono registrate le transazioni -dei token appunto- e con cui si garantisce che lo stesso token (quindi l’asset digitale) sia stato speso una sola volta. 

Detto in parole povere, si tratta di “trasformare” (non me ne vogliano i tecnici, in realtà è molto più complesso di così, ovviamente) un asset reale in un token digitale, facilmente trasferibile e, volendo, divisibile: un punto forte della tokenizzazione è proprio la possibilità di granularizzare asset che fino a poco tempo fa risultavano indivisibili (si veda l’esempio di investimenti in opere d’arte che prima erano indivisibili, mentre ora vengono tokenizzate e vendute a più acquirenti come investimento). 

Partendo da questo assunto, è stata proposta l’idea di “tokenize everything”, ovvero il concetto di tokenizzare tutto, punto focale di un dibattito ancora in atto che presenta sicuramente spunti interessanti per il prossimo futuro: dove prima potevano investire solo poche persone con molti soldi, ora chiunque con una connessione internet può teoricamente partecipare ad investimenti frazionati che la tokenizzazione consente. 

Tramite la piattaforma WizKey è possibile, ad oggi, tokenizzare tutti i crediti esistenti: abbiamo scelto di partire con questo asset perché, oltre a conoscerlo molto bene ed avendo speso su di esso una buona parte della nostra esperienza lavorativa per parecchi anni, è l’asset con la regolamentazione più dinamica e, grazie alla blockchain, è possibile semplificare e velocizzarne la trasferibilità. 

Come fa a guadagnare WizKey?

WizKey offre vari servizi ai suoi clienti: una data room permanente, la possibilità di tokenizzare, trasferire e vendere i propri crediti unitamente al proprio corredo documentale, strumenti di AI che permettono un'analisi dei crediti stessi, un lettore ottico dei caratteri (OCR) che ne consente l'organizzazione e l'indicizzazione, la possibilità di fare factoring a valere sulle proprie fatture eliminando il rischio del double spending e tanti altri servizi ad elevato valore aggiunto su cui stiamo lavorando e che verranno implementati nei prossimi mesi. 

Tutti questi servizi seguono un modello di pricing misto sia come licenza, sia come SaaS. Infatti è previsto un canone relativo alla licenza di utilizzo parametrata in base al livello di utilizzo stesso che si ha della Piattaforma. 

In caso di utilizzo di servizi non compresi nel canone relativo alla licenza interviene la componente variabile come SaaS. In aggiunta, al fine di garantire la massima sicurezza possibile, derivata dalla proprietà della documentazione caricata in locale, ai clienti di WizKey è fortemente consigliato di attivare il Nodo WizKey. 

Le società sono tenute a pagare un costo di mantenimento del nodo stesso che comprende i costi "vivi" relativi alla data room permanente, e il costo di installazione e manutenzione del nodo Ethereum che permette la notarizzazione della documentazione sulla blockchain pubblica e la possibilità di trasferimento dei token tramite blockchain, appunto. 

L'installazione e la manutenzione del Nodo rappresentano una grande opportunità per i clienti, in quanto a valere su questa infrastruttura, grazie alla decentralizzazione, è possibile offrire servizi a terze parte da parte dei clienti stessi.

Il vostro obiettivo è quello di creare un mercato secondario del credito e dei prodotti finanziari. Quali sono i vantaggi per consumatori e imprese?  

I vantaggi di un mercato secondario trasparente del credito, globale e digitale, sono molteplici per tutti gli attori coinvolti e anche per i consumatori. Prima di tutto, gli operatori finanziari vedono aprirsi nuove opportunità di business per il fatto che possono agire in un mercato che è veramente globale, più ampio. Per le istituzioni finanziarie o le imprese che vogliono cedere i propri crediti il vantaggio risiede principalmente nel fatto che la trasparenza porta con sé maggiore liquidità e una migliore valorizzazione dell'asset ceduto, cosa che si traduce in un numero maggiore di transazioni, un maggior controvalore del transato e un miglior prezzo di cessione dell'asset. 

Grazie poi alla presenza di tutto il documentale digitalizzato che segue il credito ceduto, l'acquirente ha il vantaggio di un'immediata rivendibilità dello stesso, senza dover procedere, come avviene oggi, ad attività ripetitive, costose e che non apportano alcun valore aggiunto, come la nuova digitalizzazione del corredo documentale cartaceo una volta che il credito trasferito debba essere ceduto dal nuovo proprietario. 

Un altro aspetto da segnalare è la sicurezza dell'"ownership" del credito garantita dalla tracciabilità dei trasferimenti del token all'interno della blockchain pubblica di Ethereum. Un vantaggio che ricade anche sui consumatori deriva dal fatto che gli istituti finanziari, smobilizzando con maggiore facilità i crediti, possono erogare un maggior numero di prestiti, migliorando la liquidità generale del sistema economico favorendo la compressione del costo degli stessi. Di base, viene incentivato un modello bancario di "generate to distribute". Per ciò che riguarda il factoring, evitando il fenomeno del "double spending" si tutelano coloro che scontano le fatture aumentando la liquidità generale, incentivando anche qui un maggior numero di operazioni, che si riflettono in minori costi per le imprese.

Grazie Marco per la tua disponibilità e alla prossima!