Identità digitale: la storia di Civic

Civic è ormai uno dei punti di riferimento l'identità digitale basata su blockchain. Vediamo insieme come è nata e come si è affermata negli anni.

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Con sede a San Francisco, Civic è ormai diventato uno dei principali punti di riferimento per soluzioni di identità digitale e, più in generale identità online. Offre, infatti, un interessante ventaglio di soluzioni, sia aziendali sia consumer.

Le soluzioni di gestione dell’identità proposte da Civic si basano sulla tecnologia blockchain, offrendo ad aziende e soggetti privati gli strumenti per proteggere i propri dati e la propria identità. Ma come è nata e si è affermata Civic?

I primi anni da ICO di Civic

Civic fu una delle prime ICO (Initial Coin Offering, metodo alternativo al crowdfunding eseguito tramite l’uso della tecnologia blockchain) a “invadere” il panorama delle criptovalute.

A distinguere Civic dalle altre realtà, il fatto che avesse un’applicazione già in funzione e con un reale utilizzo. Si presentava, infatti, con un servizio di verifica di identità basato su una piattaforma decentralizzata.

Una visione aziendale lungimirante quella di Civic. Già prima del 2020, infatti, moltissime aziende e organizzazioni stavano incontrando sempre più costi e problemi relativi alla sicurezza della verifica di identità e autenticazione dei propri utenti.

Suddette aziende erano costrette a pagare anno per anno sempre più denaro per assicurare le identità dei propri utenti, e soprattutto per proteggerle.

Civic ha fornito la soluzione.

LA ICO

identità digitale

Civic è frutto del lavoro di Vinny Lingham, imprenditore seriale sudafricano molto noto nella community crypto e non solo.

Fondatore di diverse startup, tra le quali Gyft, ha anche partecipato a Shark Tank Africa, dove è diventato popolare per aver investito in una startup finanziandola in bitcoin invece che in dollari.

Lingham è anche noto (e preso in giro) nella community Bitcoin per le sue previsioni sul prezzo spesso e volentieri sbagliate. Ma in fondo non è molto facile fare previsioni su questi temi.

Civic è stata fondata nel 2015, e la sua ICO si è svolta a giugno del 2017.

Durante la raccolta di fondi, Civic ha usato un approccio differente rispetto alle ICO svolte nello stesso periodo. Era stato fissato un massimo di 25.000 dollari nella contribuzione individuale, in modo tale da ottenere una distribuzione più ampia dei token e per evitare la creazione di whales.

Nel mondo delle criptovalute con il nome whales vengono indicate tutte quelle persone che detengono una grande quantità di criptovalute e quindi sono in grado di influenzare in parte, il prezzo sugli exchanges.

Tramite la vendita pubblica dei token furono raccolti 33 milioni di dollari, senza bonus (contrariamente a molte ICO), rilasciando sul mercato 330 milioni di token su un totale di un miliardo.

Il contesto

Come spiegato estensivamente all'interno del whitepaper del progetto iniziale, da oltre 50 anni ci troviamo di fronte a pratiche sempre più severe di KYC (Know-Your-Customer) e AML (Anti-Money-Laundering), regolamenti e disposizioni per "conoscere" i clienti di servizi come quelli assicurativi e bancari tramite un'identificazione importante per l'attività di supporto e monitoraggio in materia di antiriciclaggio di denaro.

Molto spesso le leggi varate dal governo statunitense, vengono subito adottate da tutto il resto del mondo, rimanendo a capostipite della serie di leggi pensate per combattere i crimini finanziari.

Da questo contesto di leggi, derivano vari problemi. I diversi processi di KYC e AML sono spesso e volentieri complicati e non eseguiti adeguatamente.

Uno studio condotto dal Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti parla di 16 milioni di furti d’identità l’anno, solo negli USA. Un dato che fa riflettere e preoccupare anche il Vecchio Continente.

In un contesto di grandi costi legati al mercato della Identity Verification fu così creata Civic.

Un mercato in cui costa sia acquisire i dati, sia mantenerli e svolgere audit in ottica KYC, e in cui la privacy è sempre più un problema, è stato lo scenario perfetto per la nascita dell’idea di Civic basata sulla blockchain.

L'idea è nata constatando che spesso e volentieri esistono passaggi di dati tra diverse aziende: in molti casi, le aziende pagano dei costi onerosi per svolgere una verifica su un individuo, che era stata svolta da un'altra azienda solo qualche ora prima.

È qui che entra in gioco la blockchain permettendo di sviluppare un sistema sicuro, immutabile, trasparente, irreversibile e (tendenzialmente) a costi ridotti.

Cos'è Civic e come funziona?

Il funzionamento del prodotto di Civic fu spiegato attraverso una infografica molto semplice e intuitiva.

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Civic si è sempre proposta di costruire un ecosistema pensato per facilitare la verifica delle identità.

Tramite la sua applicazione, la verifica di identità diventa più facile, veloce ed economica.

Con lo scopo aggiuntivo di dare supporto a sistemi per svolgere controlli sul background di una persona, per servizi notarili e monitoraggio del dark web.

A beneficiare del progetto di Civic, non furono solamente le aziende, bensì anche gli utenti, attraverso un maggiore controllo sulla loro privacy e sui loro dati personali.

Non solo identità digitale, ma anche wallet!

Civic è una piattaforma per identità digitale, ma la si può pensare anche come un wallet digitale in grado di collegare l’identità digitale con quella fisica.

La principale innovazione apportata dal progetto Civic è la verifica efficiente e sicura dei dati precedentemente controllati da terze parti, senza bisogno di collegare la propria identità digitale con quella fisica, e senza bisogno che i suddetti dati siano mai condivisi tra le parti.

Civic fornisce una piattaforma per identità digitale chiamata SIP (Secure Identity Platform), a cui ognuno può accedere scaricando la Civic App, e settando la propria identità digitale sul dispositivo a sua disposizione.

L'identità di un utente è dunque conservata all'interno dell'app e protetta usando un alto livello di crittografia e di blocchi biometrici (per esempio, non si può accedere all'app senza avere l'impronta digitale del possessore).

Attraverso l'app decentralizzata, gli utenti possono condividere e gestire in maniera sicura i propri dati d'identificazione.

Una volta passato il processo di verifica interno a Civic, i dati sono scritti sulla blockchain di Civic in maniera immutabile e possono essere utilizzati per verificare identità e possesso in modo sicuro.

I partner di Civic (i servizi che lo usano) possono richiedere le informazioni su un utente attraverso codici QR che l'utente non deve far altro che scannerizzare con il suo smartphone.

L’ecosistema per l’identità digitale

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Oltre al prodotto già esistente, Civic ha sempre mirato a creare un vero e proprio ecosistema per l'industria della verifica dell'identità, tramite l'utilizzo di smart contracts collegati al CVC token.

Difatti, il token CVC (quello venduto durante la fase di ICO), è stato usato come forma di settlement all'interno di suddetto ecosistema.

Gli utenti che possiedono tokens CVC possono utilizzarli per comprare servizi direttamente da Civic, creando dunque un metodo uniforme di pagamento all'interno dell'ecosistema, che funzioni in maniera rapida ed irreversibile, features fornite dalla tecnologia blockchain.

Inoltre i validators delle identità nel modello ipotizzato da Civic ricevono tokens come premio per la condivisione di informazioni all'interno dell'app.

CIVIC OGGI

Civic sin dai primi anni ha dimostrato di avere delle prospettive molto ampie di crescita.

In un mondo sempre più digitalizzato, dove gli smartphone contengono anche i dettagli più nascosti delle nostre vite, e dove la verifica dell'identità svolta in maniera sicura e immutabile è sempre più importante, un sistema come Civic ha assunto un ruolo fondamentale.

A fine 2020, Civic vantava due prodotti principali: il Civic Wallet e la Health Key.

Health Key è un'app che permette ai datori di lavoro di controllare in modo sicuro lo stato di salute dei dipendenti e collaboratori per garantire che la loro salute sia sufficientemente ottimale per tornare sul posto di lavoro dopo essere stati infettati dal COVID-19.

Civic Wallet è un portafoglio mobile di criptovalute che fornisce una piattaforma in cui gli utenti possono archiviare una raccolta di altre criptovalute come USD Coin, Ethereum e Bitcoin. L'app funge anche da sistema di gestione dell'identità digitale.

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emacosc

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