Stablecoin: cosa sono e quali vantaggi offrono

stablecoin

Le stablecoin sono criptovalute ancorate a valute stabili come dollaro o euro. A differenza delle crypto volatili, mantengono un rapporto fisso (circa 1:1) con la valuta di riferimento grazie a riserve garantite. Uniscono così la stabilità del denaro fiat con l'efficienza delle blockchain.

Perché usarle? Consentono trasferimenti istantanei 24/7 a costi quasi nulli: inviare 200€ in stablecoin può costare meno di 0,01€ rispetto ai 10–12€ di un bonifico internazionale. Bastano un wallet e una connessione: niente banche, meno burocrazia. Sono inoltre integrabili in app fintech, smart contract e servizi DeFi.

In breve, le stablecoin sono monete digitali stabili perfette per pagamenti quotidiani, rimesse, risparmio in valute forti e come ponte tra finanza tradizionale e crypto. Ora vediamo le novità più recenti di questo mercato in forte evoluzione 🌐.

Novità globali nel mercato delle stablecoin

Negli ultimi mesi il panorama delle stablecoin ha visto annunci importanti a livello globale, spesso trainati da colossi fintech e iniziative regolamentari che riguardano anche l’Europa e l’Italia. Ecco le principali novità:

PayPal punta sulle stablecoin

PayPal ha lanciato la sua stablecoin PYUSD nel 2023 e nel 2025 ne sta incentivando l’uso con un programma di ricompense del 3,7% annuo sui saldi detenuti dagli utenti USA su PayPal o Venmo. A partire dall’estate, i fondi in PYUSD genereranno interessi automatici, rendendola più appetibile come riserva digitale. In parallelo, una partnership con Coinbase ha eliminato le fee per acquisto e vendita della stablecoin, ora integrata nei servizi per utenti e merchant. I commercianti che usano PayPal potranno ricevere e saldare direttamente in PYUSD, sfruttando i vantaggi delle transazioni stablecoin: velocità, costi minimi e disponibilità immediata. Secondo PayPal, oltre 35 milioni di merchant potrebbero beneficiarne già entro fine anno.

Circle punta sull’Europa

Circle ha annunciato ad aprile 2025 il lancio del Circle Payments Network, una rete per inviare e ricevere pagamenti istantanei in USDC ed EURC, pensata per sostituire i circuiti tradizionali come SWIFT. Il network coinvolge istituzioni come Standard Chartered e Deutsche Bank e punta a movimentare miliardi di dollari in stablecoin, in modo più rapido, economico e trasparente. In parallelo, Circle ha ottenuto in Francia la licenza da istituto di moneta elettronica, diventando il primo emittente globale di stablecoin ad operare secondo il regolamento MiCAdell’UE. È un passo fondamentale per legittimare l’uso delle stablecoin in Europa e renderle accessibili anche ad aziende e consumatori italiani.

Stripe e Visa innovano nei pagamenti aziendali

Stripe ha presentato durante "Sessions 2025" i nuovi Stablecoin Financial Accounts, conti aziendali in USDC disponibili in oltre 100 Paesi. Le aziende possono così ricevere, custodire e inviare pagamenti in stablecoin via API, integrando i flussi bancari tradizionali (SEPA, ACH) con l’infrastruttura crypto. In parallelo, Stripe ha avviato una collaborazione con Visa tramite Bridge per il lancio di carte Visa collegate a wallet stablecoin. Gli utenti possono spendere i propri fondi in stablecoin con conversione automatica in valuta locale al POS, rendendo i pagamenti crypto compatibili con gli esercizi commerciali esistenti.

Tether si adegua alla nuova regolamentazione europea

A seguito dell’entrata in vigore del regolamento MiCA, Tether ha sospeso l’emissione della sua stablecoin in euro (EURT) all’interno dell’UE. In risposta, ha investito in StablR, un emittente europeo di stablecoin conformi alle normative comunitarie, con l’obiettivo di rientrare nel mercato europeo in linea con gli standard richiesti. Sul fronte globale, USDT continua a dominare il settore con una capitalizzazione crescente e un’adozione in costante espansione, soprattutto in Asia e America Latina, dove viene utilizzato come strumento di pagamento e riserva di valore in contesti di alta inflazione.

Dati di adozione in forte crescita

L’espansione delle stablecoin è sostenuta da numeri impressionanti. Secondo Artemis & Dune Analytics, gli utenti attivi globali sono saliti da 19,6 a 30 milioni tra il 2024 e il 2025 (+53%), mentre l’offerta in circolazione è passata da 138 a 225 miliardi di dollari. I volumi di transazione mensili hanno superato i 4.100 miliardi di dollari e Visa ha stimato 27 trilioni di dollari transati in stablecoin su 1,25 miliardi di operazioni in un solo anno. Le autorità stanno correndo ai ripari: negli USA il Congresso prepara una regolamentazione dedicata, mentre in Europa è già in vigore il MiCA. In Italia, la Banca d’Italia ha espresso preoccupazione per l’impatto di stablecoin denominate in euro ma emesse da soggetti extra-UE. Un’adozione che impone di bilanciare l’innovazione con la tutela della sovranità monetaria e la concentrazione del mercato, dominato da Tether e Circle.

Come si vede, il mercato stablecoin nel 2025 è in fermento: tra nuove offerte commerciali, partnership strategiche e attenzione dei regolatori, le “criptovalute stabili” stanno uscendo dalla nicchia per entrare nei servizi finanziari di massa. Vediamo ora più nel dettaglio come queste novità si traducono in casi d’uso per i consumatori (B2C) e per le aziende (B2B).

Stablecoin per i consumatori: wallet, pagamenti e casi d’uso B2C

Sul fronte B2C (Business-to-Consumer), le stablecoin stanno entrando gradualmente nelle abitudini digitali dei consumatori. Molte app di pagamento e neobank integrano queste valute digitali dietro le quinte, offrendo trasferimenti più rapidi o funzionalità avanzate senza complicare l’esperienza utente.

  • App e wallet integrati: Servizi come Revolut, Venmo, Cash App e persino Apple Pay supportano l’invio e la ricezione di stablecoin come USDC o USDT. L’esperienza è simile a un classico bonifico tra amici, ma in realtà il trasferimento avviene via blockchain, in tempo reale e a costi minimi. Anche fintech come Nubank hanno aggiunto il supporto alle stablecoin, rendendole accessibili in app usate da milioni di persone.
  • Pagamenti internazionali e rimesse: Le stablecoin sono sempre più usate per inviare denaro all’estero. Servizi come PayPal Xoom permettono rimesse internazionali finanziate con PYUSD, senza commissioni di cambio. MoneyGram testa USDC per le sue operazioni e persino Telegram consente invii in stablecoin direttamente nelle chat. Risultato: invii più veloci, economici e disponibili 24/7, soprattutto per comunità migranti e lavoratori transfrontalieri.
  • Risparmio e protezione del valore: In Paesi con inflazione elevata (come Argentina o Nigeria), le stablecoin sono viste come alternativa stabile alla moneta locale. Anche in Europa si diffondono servizi che permettono di detenere dollari digitali, con l’obiettivo di conservare valore e accedere a prodotti con interessi, come l’iniziativa PayPal che offre un rendimento del 3,7% sui saldi in PYUSD.
  • Spese quotidiane: L’uso diretto delle stablecoin per acquisti reali è ancora limitato, ma in crescita. Carte crypto come Binance Card o Crypto.com convertono automaticamente USDT o USDC in euro alla cassa. In Italia, aziende come Chainside forniscono soluzioni per accettare stablecoin e convertirle in euro in tempo reale. PayPal prevede inoltre di abilitare l’uso di PYUSD per pagamenti di bollette e stipendi, aprendo la strada a nuove applicazioni pratiche.

Le stablecoin stanno diventando un mezzo utile, familiare e pratico per l’utente finale: che si tratti di inviare soldi ai parenti, risparmiare in dollari digitali o fare acquisti online, le opportunità stanno aumentando. Perché diventino davvero mainstream serve ora solo semplicità d’uso e fiducia: due elementi che l’ingresso di grandi brand (PayPal, Visa, Revolut) sta già contribuendo a costruire.

Stablecoin per le imprese: treasury, pagamenti B2B e adozione aziendale

Anche sul fronte B2B (Business-to-Business), le stablecoin stanno guadagnando spazio, offrendo vantaggi pratici a imprese di ogni dimensione. Ecco le principali applicazioni:

  • Tesoreria aziendale: Alcune aziende – tra cui Ferrari, tramite BVNK – stanno usando stablecoin per spostare fondi tra sedi internazionali, guadagnare interessi e ridurre i costi di cambio. L’uso di USDC consente trasferimenti globali in pochi minuti anziché giorni, con spread più bassi e possibilità di rendimenti 3–5% via protocolli CeFi.
  • Pagamenti a fornitori e dipendenti: Le stablecoin semplificano i pagamenti cross-border: una PMI italiana può inviare USDC a un fornitore cinese con rapidità e certezza dell’arrivo. Anche piattaforme come Deel permettono di pagare freelance e lavoratori remoti in stablecoin, tagliando costi e tempi. Circle punta proprio a questo segmento con il suo Payments Network.
  • Accettazione da parte dei merchant: Aziende online e del lusso iniziano ad accettare USDC e USDT tramite gateway (BitPay, Coinbase Commerce). PayPal permetterà presto ai suoi milioni di merchant di accettare PYUSD, aprendo la strada a un’adozione più ampia anche in Europa. Mastercard e altri esplorano casi d’uso B2B.
  • Ecosistemi pionieristici: Da Lugano a Parigi, emergono esperienze locali di utilizzo stablecoin. Fintech come Request Finance offrono strumenti per pagamenti B2B in stablecoin con conversioni automatiche, mentre iniziative come Italia4Blockchain segnalano l’interesse crescente tra le imprese italiane.
  • Pagamenti automatizzati: Grazie agli smart contract, i flussi B2B possono essere automatizzati (es. pagamento al delivery o assicurazioni parametriche). IBM e SAP hanno sperimentato l’uso di stablecoin per supply chain tokenizzate, con vantaggi in termini di velocità, controllo e trasparenza.

Le stablecoin offrono alle imprese europee un nuovo modo per ottimizzare tesoreria, incassi, pagamenti e relazioni internazionali. Con l’arrivo di MiCA, che impone regole chiare su riserve e trasparenza, i rischi si riducono e lo scenario si apre a un’adozione più sicura e strutturata.

Conclusioni

Le stablecoin stanno passando da nicchia crypto a strumento centrale del fintech moderno. I recenti sviluppi – dai programmi di PayPal, Coinbase e Stripe, all’adeguamento normativo europeo con MiCA – mostrano che siamo entrati in una fase di adozione concreta, dove queste valute digitali trovano applicazione reale nel B2C e nel B2B.

Per professionisti e imprese, significa nuove opportunità per gestire pagamenti globali in modo più rapido, economico e flessibile. In Italia, è prevedibile una crescita dell’offerta di servizi compatibili con stablecoin, soprattutto man mano che le regole europee porteranno maggiore chiarezza e fiducia.

Ora è il momento di testare sul campo, con piccoli esperimenti: usare stablecoin per rimesse, pagamenti internazionali o incassi in euro tokenizzati può fare la differenza in termini di efficienza. Serve però anche un investimento in educazione finanziaria: wallet, custodia, volatilità residua sono concetti che chi lavora nella finanza d’impresa deve comprendere per poterli gestire.

In sintesi, le stablecoin non sono solo una tecnologia, ma una leva competitiva: chi le padroneggerà per primo sarà più veloce, più globale e più pronto per il futuro dei pagamenti digitali.

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