Play-to-earn giochi: cosa sono e come funzionano

I giochi play to earn sono un punto di incontro tra l’esperienza di gioco e le opportunità di guadagno tramite lo scambio di NFT e criptovalute.

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Blockchain, NFT, token, crypto, play to earn. In un mondo sempre più interconnesso e digitalizzato, i mercati finanziari si mescolano con la tecnologia generando una simbiosi che possiamo descrivere tramite l’equazione di Dirac, conosciuta come l’equazione dell’amore: “se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma in qualche modo, diventano un unico sistema”.

Ecco, separare la tecnologia dalla finanza è oramai impresa ardua e i due elementi hanno dato vita a un unico sistema fatto di opportunità di investimento, guadagni e monetizzazioni (nonché molteplici rischi).

In questo articolo, descriveremo le caratteristiche e il funzionamento dei cosiddetti giochi “play to earn” e le loro connessioni con strumenti come NFT e criptovalute. Ma prima, è opportuno introdurre il concetto di blockchain, ovvero la tecnologia alla base dei giochi play to earn.

L’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano fornisce la seguente definizione di blockchain: “la Blockchain (letteralmente "catena di blocchi") sfrutta le caratteristiche di una rete informatica di nodi e consente di gestire e aggiornare, in modo univoco e sicuro, un registro contenente dati e informazioni (per esempio transazioni) in maniera aperta, condivisa e distribuita senza la necessità di un’entità centrale di controllo e verifica".

Sempre l’Osservatorio spiega che il concetto di blockchain rientra in quello più generale di Distributed Ledger Technology (DLT). Nello specifico: “le tecnologie Distributed Ledger (DLT) sono sistemi basati su un registro distribuito, ossia sistemi in cui tutti i nodi di una rete possiedono la medesima copia di un database che può essere letto e modificato in modo indipendente dai singoli nodi.

Play to earn: caratteristiche e funzionalità

Compreso il funzionamento della blockchain e, più in generale, delle tecnologie Distributed Ledger, vediamo adesso cosa sono i giochi play to earn e perché stanno avendo un successo di portata globale.

I giochi play-to-earn, letteralmente “gioca per guadagnare” sono particolari videogame attraverso cui gli utenti hanno la possibilità di investire e guadagnare denaro reale, mediante lo scambio di strumenti finanziari “digital native” come gli NFT e le criptovalute.

Giocando ai videogame play-to-earn, un utente può accumulare oggetti o token per poi rivenderli al fine di generare un reddito. Proprio la tecnologia blockchain, spiegata nel paragrafo precedente, garantisce la collezionabilità di oggetti e token nonché di creare, dunque, un universo economico digitale in cui gli attori che vi partecipano possono acquistare e vendere strumenti attraverso la partecipazione a un videogame.

Alla base dei giochi play to earn vi è un importante concetto chiamato “digital scarcity", ovvero la limitazione delle risorse presenti sui videogame play to earn che permettono agli oggetti scambiabili di acquisire valore, in modo da essere acquistati e venduti anche al di fuori del gioco.

Ma come è possibile, esattamente, guadagnare denaro reale giocando ai videogame play to earn, ovvero fare il cosiddetto “cash out”? Bisognerà depositare gli NFT o le criptovalute ottenute tramite il play to earn su un marketplace di scambio di NFT oppure su un exchange di criptovalute.

Uno di questi è Binance, piattaforma di scambio di criptovalute che conta milioni di utilizzatori in tutto il mondo. Sul proprio sito, Binance spiega quali sono i passaggi da seguire per monetizzare l’investimento effettuato sul play to earn:

  • innanzitutto, bisognerà depositare le criptovalute su un account Binance;
  • tramite la piattaforma, l’utente metterà in vendita le crypto ottenendo in cambio una stablecoin, ovvero una criptomoneta agganciata a una moneta fiat. Binance utilizza il Binance USD, criptovaluta agganciata al dollaro (1 BUSD equivale a 1 dollaro);
  • l’utente potrà convertire l’ammontare della stablecoin in una valuta fiat (euro, dollaro, sterlina, etc.) e procedere al prelevamento secondo i metodi disponibili nel proprio paese di residenza.

Giocare a un play-to-earn (e guadagnare)

Giocare a uno dei videogame play to earn presenti sul mercato richiede pochi ma precisi passaggi da compiere. Nello specifico:

  • Apertura di un e-wallet: prima di tutto, è necessario possedere un wallet digitale su cui depositare gli NFT e le criptovalute guadagnate con il play to earn. La tipologia di wallet digitale da scegliere dipenderà dal tipo di tecnologia blockchain alla base del videogame play to earn scelto;
  • Acquisto degli “starter item”: la maggior parte dei videogame play to earn richiede l’acquisto di NFT per accedere al gameplay. Per questo motivo, i play to earn game solitamente richiedono un minimo di ammontare di capitale da investire, per cui è necessario ponderare la scelta, sia in termini di videogame selezionato, sia in termini di somma che abbiamo deciso di destinare a un gioco play to earn. Come acquistare gli starter item? Attraverso i fondi disponibili sul wallet digitale: per iniziare a giocare, infatti, sarà necessario possedere un minimo di criptovalute nel wallet, la cui tipologia dipenderà, anche questa volta, dal tipo di videogame play to earn scelto.

Giochi play-to-earn: qualche esempio

Axie Infinity

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Creato nel 2018 da Trung Nguyen, CEO della società vietnamita di videogame Sky Mavis, Axie Infinity è un gioco play to earn basato sulla blockchain della criptovaluta Ether (ETH).

L’idea alla base del gioco è la promozione delle potenzialità delle nuove tecnologie di blockchain.

Il videogioco prevede l’allevamento di animali digitali chiamati “Axies”, al centro delle avventure proposte dal gioco nonché protagonisti dei combattimenti in multiplayer previsti dalla piattaforma.

In questi giorni la società dietro questo videogioco è stata presa di mira da degli hacker che con un attacco informatico sono riusciti a rubare ETH per un controvalore che si aggira intorno ai 600 milioni di dollari mediante lo sfruttamento di una vulnerabilità sulle chiavi private di firma.

Decentraland

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Lanciato nel 2015 dagli sviluppatori argentini Ari Meilich ed Esteban Ordano, Decentraland è una sorta di Second Life su blockchain, in cui l’utente ha la possibilità di crearsi un avatar per interagire con altri personaggi all’interno di un mondo digitale, in cui è possibile acquistare e vendere lotti di terra sui quali edificare.

La moneta utilizzata all’interno del gioco è il MANA, con cui l’utente può acquistare NFT, contenuti digitali, spazi pubblicitari, etc.

Così come Axie Infinity, anche Decentraland è supportato dalla tecnologia blockchain della criptovaluta Ethereum.

The Sandbox

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Rilasciato nel 2020 e costruito anch’esso sulla blockchain Ethereum, The Sandbox è una piattaforma di gioco con circa 30.000 utenti attivi al mese.

Si tratta di una “sabbiera digitale”, ovvero uno spazio con della sabbia per costruire mondi, in cui gli utenti possono acquistare NFT e creare oggetti come edifici, abiti, etc.. Altro elemento interessante è la possibilità di creare GAME, ovvero esperienze ludiche da mettere in vendita sul marketplace di The Sandbox. La piattaforma, infatti, mette a disposizione degli utenti Game Maker, un software gratuito per la creazione di giochi che non richiede doti di programmazione.

L’obiettivo di Animoca Brands, software house di Hong Kong che ha lanciato il videogame, è quello di creare una community di gioco decentralizzata, uno spazio in cui gli utenti possono creare e monetizzare oggetti attraverso la blockchain.

Star Atlas

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Concludiamo con Star Atlas, probabilmente il videogame play to earn più “complesso” tra quelli citati.

Basato sulla blockchain Solana, Start Atlas è un gioco di ruolo sci-fi (Science Fiction) open-world spaziale ambientato nell’anno 2620, ricco di risorse NFT.

Su Start Atlas gli utenti hanno la possibilità di acquistare astronavi e altre risorse con denaro reale nonché commerciare oggetti di vario tipo. Possiamo definire Start Atlas come una vera e propria economia virtuale attiva tutti i giorni a tutte le ore, un mondo digitale in cui è possibile incontrarsi con altri giocatori, scambiarsi beni, firmare contratti e combattere contro fazioni contrapposte.

Conclusioni

Abbiamo visto uno spaccato dei giochi play to earn, il loro funzionamento di base nonché le caratteristiche principali di un mondo che unisce l’esperienza di gioco alle opportunità di investimento.

I videogame play to earn, da quelli più semplici alle piattaforme più sofisticate che offrono impressionanti esperienze di gioco, stanno gradualmente attraendo sempre più utenti, dai “geek” appassionati di videogame ai più generici “techno-addicted”, dagli investitori che seguono da vicino il trend dei digital asset quali NFT e cripto, fino a imprenditori e startupper che vedono nei play to earn la nuova frontiera dell’innovazione tecnologica.

Come specificato nei precedenti paragrafi, i giochi play to earn prevedono un minimo di capitale da destinare alla piattaforma, per cui vanno trattati alla stregua di qualunque altro investimento in cui è possibile perdere denaro. Pertanto, consigliamo di giocare ai videogame play to earn con responsabilità e cautela, ponderando bene le caratteristiche di ciascun gioco nonché l’ammontare di denaro che si è disposti a investire.

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Francesco Adile

Cofondatore di Thanks Finance e copywriter finanziario, mi piace scrivere di finanza, investimenti e fintech