Partnership tra Fabrick e Mastercard: intervista ai protagonisti

Intervista a Michele Centemero, Country Manager Italia di Mastercard e a Paolo Zaccardi, CEO di Fabrick SpA che ci raccontano la loro recente partnership.

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Presentati

Michele Centemero

Mastercard è un’azienda tecnologica internazionale che opera nel settore dei pagamenti che opera in più di 210 paesi e territori. Il nostro obiettivo è quello di creare connessioni e promuovere un'economia digitale inclusiva della quale tutti possano beneficiare, ovunque si trovino, grazie a transazioni sicure, semplici, veloci e accessibili. Negli ultimi anni, si è sviluppata ed è cresciuta in moltissimi ambiti, mantenendo come capisaldi l’inclusione finanziaria e la sicurezza dei dati. Mastercard oggi è una ABCD company, nella quale la lettera A sta per ACH (Automated Clearing House), la B sta per Blockchain, la C per Card e la D per Data. L’azienda ha tre obiettivi principali: il primo è quello di offrire una smart life ai consumatori e ai cittadini, ovvero consegnare uno strumento di pagamento facile, veloce e sicuro; in secondo luogo vogliamo creare una società senza contanti, una società sempre più evoluta e veloce; infine, il terzo obiettivo è aiutare il mondo delle imprese e delle SME ad essere più efficienti. Tutti questi obiettivi si sostanzia in progetti che prevedono un grande focus sulla sicurezza.

Infine, da qualche anno, proprio per riflettere questa importante evoluzione dell’azienda, anche il logo di Mastercard non presenta più la lettera C maiuscola di card ed è stato modificato, mantenendo comunque le due sfere ma, levando la scritta del nome per renderlo più digital friendly e all’evoluzione del logo si è aggiunto anche il sonic brand, un’architettura sonora che rende il marchio riconoscibile in qualunque contesto, dal suo utilizzo al POS a quello online.

Paolo Zaccardi

Sono Paolo Zaccardi, CEO di Fabrick. Siamo una realtà nata nel 2018 con l’obiettivo di favorire lo sviluppo dell’Open Finance definendo nuovi modelli di business e di servizio attraverso l’incontro e la collaborazione tra i player tradizionali del mondo finanziario, le realtà corporate e gli attori fintech. Attraverso la nostra piattaforma open banking e un ricco ecosistema come il Fintech District costruito intorno ad essa, accompagniamo i nostri partner in percorsi di trasformazione digitale per portare in tempi rapidi sul mercato un’offerta innovativa in linea con le nuove aspettative dei clienti di un’esperienza personalizzata, semplice, immediata e digitale.

Cosa rappresenta per voi questa partnership?

Michele Centemero

La partnership con Fabrick rappresenta per Mastercard un nuovo passo importante nella nostra strategia attraverso cui veicolare una innovazione tangibile, consapevoli di quanto sia oggi una priorità affrontare il cambiamento climatico e mettere le persone nella condizione di poter fare la differenza.

Facendo leva su nuovi modelli dettati dall’innovazione tecnologica cerchiamo infatti di generare valore per tutta la filiera, abilitando e promuovendo nuovi modelli di crescita e sostenibilità per banche, fintech ed aziende, facilitando la collaborazione e creando opportunità di sviluppo.

In questo contesto offriamo competenze, tecnologie e servizi per creare un ecosistema di relazioni e una contaminazione digitale. In particolare, questa partnership rappresenta una grande opportunità per accelerare collaborazioni nel nostro Paese, sensibilizzando e promuovendo comportamenti virtuosi e uno stile di vita sempre più sostenibile.

Paolo Zaccardi

L’accordo è un chiaro esempio di come collaborazione e co-creazione portino concreti vantaggi a tutti gli attori coinvolti e al cliente finale a cui vengono proposti servizi innovativi a valore aggiunto. La soluzione di Doconomy è oggi disponibile per tutte le banche che vogliano promuovere comportamenti maggiormente sostenibili a livello ambientale.

È un servizio che aggiunge valore alla nostra offerta e apre un nuovo importante capitolo che vede la sostenibilità, non solo finanziaria, assumere un ruolo centrale nel panorama dell’innovazione finanziaria.

Come nasce la collaborazione di Mastercard con Doconomy?

Michele Centemero

La nostra collaborazione con Doconomy nasce nel 2019 dalla volontà comune di combattere il cambiamento climatico attraverso l’innovazione per un futuro sempre più sostenibile. Negli ultimi anni in collaborazione con Doconomy abbiamo lavorato soprattutto nei mercati nordeuropei, ma anche in Italia, e ne è un esempio la partnership con Fabrick, a progetti concreti in cui attraverso strumenti di pagamento e soluzioni high tech, i consumatori hanno la possibilità di mettere in pratica uno stile di vista più sostenibile, controllando per esempio le emissioni di CO2 o gli effetti dei loro consumi sull’ambiente.

La relazione di fiducia che ci lega a Doconomy è un chiaro esempio di come la collaborazione tra realtà appartenenti a diversi settori assicuri non solo vantaggi reciproci, ma permetta soprattutto la co-creazione di servizi di pagamento innovativi e consapevoli nella guida verso un futuro sostenibile.

In che modo le possibilità offerte dall'open banking possono facilitare lo sviluppo, la diffusione e l'implementazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG)?

Paolo Zaccardi

L’open banking può sicuramente contribuire alla diffusione e all’implementazione pratica di questi criteri. Lato sostenibilità finanziaria, la co-creazione di nuovi progetti con le fintech permette non solo di creare nuovi modelli di business economicamente sostenibili e profittevoli ma anche di ottimizzare quelli già consolidati restituendo competitività a banche e imprese. Lato ambientale, la forte verticalizzazione dell’offerta delle nuove realtà digitali si rispecchia anche nella proposizione di soluzioni volte a valorizzare il tema, quella di Doconomy ne è un esempio.

Il modello di piattaforma, alla base dell’open banking e più in generale dell’open finance, rende facile e immediata l’implementazione di queste soluzioni, agevolando iniziative dei player tradizionali.

Come sta lavorando Mastercard sui temi della sostenibilità ambientale?

Michele Centemero

La partnership con Fabrick rientra in un più ampio obiettivo di Mastercard di promuovere un’economia digitale sempre più inclusiva e sostenibile in Italia. Man mano infatti che si sviluppano e si diffondono pattern di spesa consapevoli, Mastercard desidera supportarli concretamente sviluppando prodotti e soluzioni di pagamento che permettono di contribuire nel proprio piccolo ad un mondo migliore grazie a scelte di acquisto più attente.

In questo contesto nasce ad inizio 2020 anche il progetto Priceless Planet Coalition, una piattaforma per unire gli sforzi di sostenibilità aziendale e fare investimenti significativi per la salvaguardia dell’ambiente. Grazie all’impegno congiunto di consumatori, istituzioni finanziarie, commercianti e autorità locali, Priceless Planet Coalition si impegna a contrastare il cambiamento climatico ponendosi un obiettivo ambizioso: piantare 100 milioni di alberi in cinque anni. Per far ciò, Mastercard sviluppa continuamente prodotti e soluzioni rispettosi dell’ambiente e che permettono ai cittadini di fare delle scelte di spesa in linea con uno stile di vita sostenibile.

La relazione tra banche e fintech si sta orientando verso la cosiddetta "coopetition". Come incide nel rapporto l'avvento dell'era open finance?

Paolo Zaccardi

Collaborazione e co-creazione sono alla base del modello che Fabrick propone; crediamo, infatti, che sia la via maestra per l’innovazione dei servizi finanziari. Col tempo vedremo il concetto di "coopetition" rafforzarsi fino a diventare il modello di riferimento, questo anche grazie alla nascita di ecosistemi che facilitano la relazione tra i diversi player.

Gli operatori tradizionali hanno ormai compreso che, per competere con il travolgente imporsi delle BigTech e con la crescita del fenomeno fintech devono aprirsi ad un modello di “banca aperta”.

Oltre a questa partnership, quali sono le azioni e le strategie che Mastercard sta adottando in ambito fintech?

Michele Centemero

Mastercard è da sempre un grande sostenitore della prolifica community delle FinTech, con progetti di partnership pioneristici che nel corso degli anni hanno contribuito alla crescita di realtà di rilevanza mondiale. Uno dei progetti più importanti per il mondo fintech promossi da Mastercard è Accelerate, un programma globale di ultima generazioe che guida, sostiene e semplifica il modo in cui Mastercard lavora con le fintech, le quali semplificano a loro volta l’utilizzo del nostro network.

Accelerate consente infatti alle fintech di poter collaborare con la nostra azienda nel giro di sole poche settimane ottenendo innumerevoli vantaggi grazie alla nostra expertise e a una suite di servizi pluripremiati che aiutano i partecipanti a beneficiare delle opporunità offerte dall’ecosistema, dai clienti e dalle innovazioni. Mastercard mette innanzi tutto a disposizione un set personalizzato regole, risorse e servizi di prim’ordine pensati per consentire l’avvio dei programmi e l’espansione di una fintech.

Tramite Accelerate uno sviluppatore, inoltre, può avere accesso alle nostre API e a servizi di pagamento, sicurezza e analisi, tramite una procedura intuitiva che consenta la costruzione dei migliori linguaggi di programmazione. Inoltre il programma consente alle fintech di entrare in contatto con migliaia di partner tecnologici di Mastercard, e gli istituti finanziari, possono rivolgersi a noi per verificare quali siano le società giuste per un lavoro specifico o un’esigenza in particolare e noi introduciamo le fintech tramite il nostro network di relazioni fra istituzioni finanziarie per velocizzare sia la crescita della singola fintech, sia per rispondere alle esigenze dell’istituto bancario.

Anche le startup sono coinvolte, con la possibilità di partecipare ad un programma di almeno sei mesi in collaborazione con i lab tecnologici dell’azienda da cui possono scaturire poi progetti interessanti. Il piano Accelerate contempla infine anche processi agevolati per la creazione di NeoBank e nuovi player focalizzati sui pagamenti digitali.

Quali saranno i principali trend fintech di questo 2021?

Paolo Zaccardi

Nel corso del 2020 le realtà fintech, sia italiane che estere, hanno giocato un ruolo da protagoniste e hanno saputo cavalcare le opportunità date dall’incremento del tasso di adozione dei servizi digitali conseguente la pandemia. Nel 2021 da parte loro ci sarà un’offerta sempre più ampia, unita ad una maggiore verticalizzazione e personalizzazione dei servizi proposti. Le collaborazioni saranno protagoniste e vedremo l’effettivo lancio sul mercato di progetti annunciati lo scorso anno.

Al centro di quest’offerta, in continua evoluzione, ci sarà l’utilizzo dei dati e la volontà di creare la migliore esperienza di servizio per l’utente finale. Pagamenti digitali, challenger bank e servizi alle imprese rappresenteranno i settori di maggiore interesse, ma è importante essere consapevoli del fatto che rappresentano solo la punta di quell’iceberg di possibilità che il fintech può offrire.

Quali sono le priorità 2021 per Mastercard a supporto di una accelerazione del mondo pagamenti digitali in Italia?

Michele Centemero

Nel corso degli ultimi anni l’innovazione tecnologica ha pervaso la nostra quotidianità. Gli italiani, secondo il nostro osservatorio, mostrano sempre maggiore propensione verso la tecnologia e l’innovazione, in ogni sua forma. Questo ci spinge a continuare a guardare con fiducia all’Italia, che già dispone delle basi per concretizzare il sogno di un futuro sempre più digitale.

La crescente conoscenza e adozione di servizi e pagamenti digitali da parte degli italiani sta spianando la strada a favore di una cashless society, una società digitale inclusiva e sostenibile della quale Mastercard è da sempre un grande sostenitore, in tutte le sue sfumature siano esse sociali, ambientali ed economiche. I pagamenti digitali sono un abilitatore della vita quotidiana. Se riusciremo a renderli sempre più facili, sicuri e personalizzati sulle reali necessità del consumatore, la vita quotidiana delle persone sarà agevolata. In questa trasformazione tecnologica, sicuramente il mondo Fintech ha ricoperto un ruolo fondamentale nell’infrastruttura dei pagamenti digitali in Italia.

Come Mastercard, stiamo operando su questi nuovi scenari con soluzioni che abbracciano varie aree. Ci occupiamo di nuovi flussi di pagamento istantanei e del mondo delle soluzioni commerciali per il settore B2B. Per quest’ultimo settore dei pagamenti per le aziende, concentrando il proprio impegno nella digitalizzazione e sui pagamenti multicanale, supportiamo le imprese, fornendo ai suoi partner bancari soluzioni sicure, efficienti, data driven ed efficaci che possano migliorare il cash flow delle aziende. Lavoriamo a soluzioni per una più attenta analisi dei dati e abitudini, fino a soluzioni innovative come la Blockchain ed intelligenza artificiale per una corretta gestione della evoluzione dei comportamenti digitali.

Infine offriamo soluzioni di cyber security per rendere il nostro ecosistema pretetto da frodi ed attacchi cyber nel rispetto di esperienze sempre più frictionless. Lo scenario in cui operiamo è nuovo e si fonda sul nuovo panorama open banking, dove operatori finanziari tradizionali e fintech coesistono e collaborano reciprocamente per offrire prodotti e servizi di pagamento smart, semplici e sicuri.

Milano ha la possibilità di diventare la "capitale del fintech" dopo la Brexit? Cosa manca all'ecosistema italiano per crescere più velocemente?

Paolo Zaccardi

L’ecosistema fintech in Italia continua a svilupparsi e consolidarsi; negli ultimi cinque anni è cresciuto molto, ha dimostrato di essere anticiclico e ha in parte beneficiato di una accelerazione durante il Covid-19, grazie al suo intrinseco DNA digitale. Il più grande ostacolo che impedisce all’ecosistema di crescere è il difficile accesso ai capitali per la crescita; è quindi necessario implementare iniziative che incentivino gli investimenti; è poi necessario continuare a stimolare la collaborazione tra incumbent e startup.

Milano, ospitando il 45% delle realtà fintech presenti in Italia, conferma il suo ruolo di capitale dell’innovazione finanziaria e per le proprie caratteristiche socioeconomiche può sicuramente rappresentare una valida alternativa a Londra. Gli operatori del settore stanno lavorando insieme per cogliere la grande opportunità che in questo momento il fintech rappresenta. Noi con Fintech District, che è parte dell’ecosistema Fabrick, siamo parte attiva in questo processo con iniziative specifiche quali, ad esempio, il Milan Fintech Summit. Il coinvolgimento delle istituzioni è fondamentale, ma l’interesse verso il tema è confermato dalla nascita del nuovo Hub innovazione di Banca d’Italia con sede a Milano.