I pagamenti guidano le fusioni e le acquisizioni nel fintech

I processori di pagamento guidano le operazioni di m&a nel fintech. L'elaborazione dei pagamenti digitali fa crescere gli investimenti nella tecnofinanza.

operazioni m&a fintech

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I processori di pagamento, più comunemente conosciuti come piattaforme di pagamento elettronico sono intermediari responsabili dell'elaborazione dei pagamenti. Attualmente i processori di pagamento sono al centro di grandi operazioni di fusione e acquisizione, in inglese merger and acquisition (M&A), nel mercato della tecnologia finanziaria, conosciuta anche come tecnofinanza o fintech in inglese. 

Prova ne sono le tre mega operazioni da 87 miliardi di dollari fatte registrare nella prima metà del 2019. Stiamo parlando dell'acquisizione di WorldPay da parte di Fidelity National Information Services Inc (FIS) per 43,6 miliardi, dell'accordo tra First Data e Fiserv per 22 miliardi e dell'operazione tra Global Payments e Total System Services per 21,2 miliardi. Il valore totale di queste operazioni ha superato la metà dei 120 miliardi di dollari a livello globale, stabilendo un nuovo record.   

Nel rapporto globale sul mercato M&A nel settore fintech, pubblicato dalla boutique finanziaria Hampleton Partners si nota come il mercato stia recuperando il rallentamento fatto registrare nel secondo semestre del 2018, oltre alla preferenza da parte del mercato verso operazioni di dimensioni unitarie medie decisamente superiori: il 65% delle operazioni ha superato i 100 milioni di dollari nel primo semestre del 2019, rispetto al 54% fatto registrare nel 2018. 

Jonathan Simnett, manager e specialista fintech di Hampleton Partners, afferma: “Il mercato delle fusioni e acquisizioni fintech è caldo in Europa e Nord America. Le aziende e le istituzioni finanziarie sono sempre più aperte all'adozione del fintech su larga scala, sia per quanto riguarda l'elaborazione delle transazioni che nell'adozione di software per la gestione della finanza aziendale, mentre il settore dei servizi finanziari si riorganizza, l'interesse per gli asset che stanno cambiando il mercato sta aumentando." 

Escludendo le tre mega operazioni nell'ambito dei pagamenti digitali, lo sviluppo software per la gestione della finanza aziendale è stato il sottosettore fintech più interessante per gli investitori. Le imprese in questo sottosettore hanno ottenuto poco meno del 50% del volume totale di tutte le 98 operazioni fatte registrare nei primi sei mesi dell'anno.

Tra le principali operazioni, si segnala l’acquisizione di Ellie Mae da parte del fondo di private equity Thoma Bravo per 3,7 miliardi di dollari, ottenendo il quarto posto per volume tra le transazioni. Accanto alle operazioni di M&A, continuano le operazioni di investimento da parte di fondi di venture capital in imprese fintech facendo registrare nuovi record e la nascita di nuovi unicorni fintech

Conclude Simnett: "Ci aspettiamo nuove exit di imprese fintech nel futuro. Il secondo trimestre del 2019 si è rivelato il miglior trimestre di sempre per quanto riguarda gli investimenti dei fondi di venture capital in startup fintech, con l'Europa che ha già superato il record del 2018. Dato che l'Europa e il Nord America sono in vantaggio rispetto all'attuale mercato asiatico del venture capital in ambito fintech, ci aspettiamo nel prossimo futuro diverse operazioni di fusione e acquisizione”.