Mia-Fintech e FlowPay: Pagamenti Agili e Componibili

Mia-FinTech e FlowPay hanno annunciato la nuova collaborazione per fornire soluzioni di pagamento componibili | Fintastico.com

Composable Business

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Il Fintech diventa componibile. La recente collaborazione tra Mia-FinTech e FlowPay lo conferma. In uno scenario di servizi, norme e applicazioni tecnologiche sempre più complesse, servire il mercato richiede due cose: alimentare l’ecosistema e ottimizzare i processi. E la partnership tra le due start-up va decisamente in questa direzione.

Piattaforme software e licenze bancarie: la ricetta per una simbiosi

L’obiettivo è quello di fornire al mercato la soluzione per pagamenti complessi quanto rapidi. La filosofia è quella della composable application o applicazione componibile, una soluzione digitale che integra nella propria architettura una serie di componenti già esistenti. Questo è quanto è emerso dalla presentazione congiunta di Bruno Natoli, CEO e founder di Mia-FinTech e di Federico Masi, CEO di FlowPay.

Andiamo con ordine. Chi sono i due attori?

Mia-FinTech è la startup creata nel 2022 dall’esperienza di Mia-Platform per facilitare la creazione di soluzioni di Open Finance. Per permettere agli utenti finali, imprese e privati, di fruire di tutti i servizi finanziari, Mia-FinTech mette a disposizione la propria piattaforma nativa su cloud ad aziende del settore. Società fintech, banche e istituzioni finanziarie possono realizzare più rapidamente dei servizi digitali scalabili.

Il valore aggiunto di Mia-FinTech è un ampio catalogo di componenti software e microservizi specifici per il settore finanziario che possono essere selezionati come dei moduli per costruire nuovi servizi finali. Il gruppo vanta una gamma oltre diecimila microservizi in produzione, una dimensione di oltre centosessanta persone e un network internazionale di partner. Il risultato porta alla semplificazione del lavoro degli sviluppatori, che possono contare su questi “semilavorati informatici” per confezionare il proprio prodotto.

Le applicazioni realizzate in questo modo beneficiano un risparmio di tempi e di costi e permettono anche ai provider più focalizzati e alle startup più recenti di portare sul mercato il proprio servizio. Un portale interno di Mia-FinTech raccoglie tutti gli strumenti utili per lo sviluppo del prodotto finito. Questo approccio modulare è pensato per l’Open Innovation, l’innovazione che favorisce la cooperazione tra imprese per un proficuo scambio di idee, e per la customer centricity, la centralità delle esigenze del cliente come bussola per le collaborazioni.

FlowPay è la prima startup ad essere autorizzata come istituto di pagamento dalla Banca d’Italia e a disporre di licenze AISP e PISP. La startup fiorentina sviluppa soluzioni componibili per l’efficientamento dei flussi di incasso e pagamento, oltre che alla valorizzazione dei dati finanziari.

Grazie alla tecnologia Open Banking, FlowPay riesce a scambiare informazioni finanziarie con la quasi totalità degli istituti finanziari. L’abilitazione AISP (Account Information Service Provider) permette a FlowPay di accedere ai dati del conto corrente del cliente, previa autorizzazione. Questi dati possono poi essere riorganizzati per analisi delle esigenze, previsioni di spesa e programmazioni di pagamenti. L’abilitazione PISP (Payment Information Service Provider) ha uno scopo pratico e consente di gestire il trasferimento di denaro tramite bonifico SEPA. In sintesi, con le autorizzazioni PISP e AISP, FlowPay permette ai clienti, imprese e privati, di effettuare bonifici online in maniera più rapida e continua rispetto al normale servizio di home banking.

Il valore aggiunto di FlowPay è la gamma di servizi di pagamento complessi che riesce ad abilitare con la sua tecnologia: dai bulk payment, i pagamenti massivi; agli split payment, divisi tra più beneficiari; ai locked payment, i pagamenti subordinati al verificarsi di condizioni prefissate. Questi servizi possono anche essere combinati in una sequenza di pagamenti a catena, per andare incontro ai casi reali più vari.

La partnership tra Mia-FinTech e FlowPay nasce sotto una buona stella, quella del Payment Integration Hub, una singola interfaccia che connette molteplici gateway di pagamento con pochi click. I gateway di pagamento sono le infrastrutture che autorizzano l’elaborazione del pagamento e che si frappongono tra il venditore e acquirente. Questo permetterebbe diversi vantaggi tra cui:

  • La gestione rapida di pagamenti e risarcimenti totali o parziali
  • Il supporto a piĂą gestori di pagamento
  • Applicazioni di pagamento white label, personalizzabili dai clienti business che le adottino
  • Garanzie sulla corretta gestione delle transazioni
  • La disponibilitĂ  di una dashboard per monitorare tutte le metriche utili per i pagamenti

Questa partnership permette di soddisfare le esigenze dell’embedded finance, quella finanza incorporata che abilita ogni società dei diversi settori ad erogare servizi finanziari come il Buy Now Pay Later. La collaborazione, operata tramite la piattaforma di Mia-FinTech, permette di standardizzare e aggregare nuove API, le interfacce di programmazione che permettono di scambiare dati tra due applicazioni. In sostanza, Mia-FinTech e FlowPay facilitano i servizi di pagamento facendo parlare le applicazioni di diversi soggetti, come eCommerce e venditori, istituti finanziari, ecc.

Il risultato finale è quello di agevolare fruizione e accesso ai metodi di pagamento omnicanale e fornire un deciso miglioramento della user experience per il cliente che esegue la transazione.

FlowPay, servizi di pagamento in ottica Open Banking

La componibilità è parte integrante della filosofia di FlowPay. Le diverse soluzioni della startup sono realizzate per integrarsi tra loro con l’obiettivo di soddisfare le esigenze dei partner secondo una varietà di use case.

Tecnologia proprietaria e licenze dalla Banca d’Italia permettono a FlowPay di sviluppare soluzioni per partners e clienti, per risolvere specifici bisogni tramite l’impiego delle API. Questo ha portato FlowPay a integrarsi con provider per la fatturazione elettronica e per il cassetto fiscale e a interfacciarsi con PagoPA.

Il focus sull’open banking si può misurare dalla procedura light KYC, il processo di identificazione dell’utente al momento dell’accesso. Grazie all’autenticazione forte del cliente (Strong customer Authentication, SCA), che ricorre a due o più elementi di autenticazione come un pin, una chiavetta o un codice casuale di numeri, FlowPay è in grado di richiedere una procedura di accesso semplificata alle applicazioni fornite.

L’integrazione con le banche può fornire grandi vantaggi. Queste necessitano un’apertura nell’infrastruttura informatica che FlowPay, grazie alle abilitazioni AISP e PISP è in grado di fornire.

La startup combina l’integrazione con le API e le piattaforme white label agli studi sulla user experience per fornire servizi B2B2x quali:

  • AISaaS (Account Information as a Service): riconciliazione e analisi di business tramite i dati finanziari su saldi e transazioni.
  • PISaaS (Payment Initiation as a Service): servizi di pagamento che vanno dalla richiesta di incasso del venditore, all’incasso assimilabile al pagamento con carta, fino all’incasso a rate.
  • API evolute per il factoring, la cessione delle fatture e il Buy Now Pay Later
  • Gli incassi e i pagamenti complessi, come i pagamenti massivi, quelli condivisi, quelli subordinati e i pagamenti con pagoPA

Con il servizio PIS, un’azienda può pagare o incassare attraverso un bonifico bancario integrabile con i propri software impiegati per la gestione contabile o del proprio e-commerce. Grazie all’autenticazione forte del cliente, il bonifico eseguito trova preimpostati i dati del beneficiario, la casuale e l’importo, oltre alla data di esecuzione. Il vantaggio è che in questo modo, il pagamento può essere eseguito anche in mobilità, senza un’inutile duplicazione dei passaggi.

FlowPay è in grado di gestire anche PIS complesse, nelle quali il pagamento effettivo è rimandato rispetto all’acquisto o che prevedano la facoltà di recesso o rimborso. L’acquirente di un autoveicolo potrebbe accordarsi con il venditore per l’acquisto, dimostrando tramite l’applicazione di FlowPay di possedere i fondi necessari, e pagare solo in un secondo momento.

Il paradigma di Mia-FinTech: tutto è componibile

L’ingegneria delle piattaforme è in crescita. L’83 percento dei responsabili IT afferma di fare ricorso alle pratiche di DevOps. Queste procedure permettono di passare rapidamente dallo sviluppo all’implementazione e ridurre i tempi per proporre sul mercato la propria applicazione. Il 75 percento delle organizzazioni dotate di un team responsabile per le piattaforme fornirà servizi self-service per migliorare l’attività degli sviluppatori entro il 2025. Questo spinge all’evoluzione delle piattaforme verso una logica cloud-native, con applicazioni realizzate appositamente.

Sempre con riferimento la scadenza del 2025, la maggior parte degli investimenti sarà indirizzato verso la realizzazione di applicazioni componibili, rispetto a quelle monolitiche. Questo trend non sfugge alle principali imprese, visto che il 67 percento considera la strategia della composable enterprise un obiettivo strategico da raggiungere. Una composable enterprise è un’organizzazione capace di adattarsi ai ritmi di cambiamento del mercato, che adotti soluzioni tecnologiche modulari grazie alle piattaforme.

Questa strategia “piattaformacentrica” dovrebbe ispirarsi a dei principi operativi quali:

  • Un approccio olistico, che non si limiti alla scelta delle tecnologie da impiegare
  • La creazione di team di piattaforma, che orientino il percorso di sviluppo
  • Una visione dinamica della piattaforma stessa, in grado di cambiare caratteristiche nel tempo
  • L’impegno ad integrare soluzioni di terze parti per fornire servizi a valore aggiunto
  • Garantire sicurezza e rispetto delle norme vigenti giĂ  durante la progettazione

Grazie alla piattaforma per lo sviluppo di applicazioni cloud native, Mia-Platform, azienda madre di Mia-FinTech, ha registrato tassi di crescita impressionante: +70 percento nel biennio 2021-2022, quasi 38 volte rispetto al primo fatturato del 2016. Numeri questi, che potrebbero favorire lo sviluppo dell’ecosistema di servizi e imprese fintech.

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Fabrizio Pagni

Mi occupo di divulgazione economica. Scrivo di eLearning, finanza e Startup. Curo il blog aziendale di una TLC innovativa. Progetto podcast e giochi da tavola. Le interviste sono la mia specialità: quando sono fatte bene viene fuori la passione che anima le persone. Adoro trattare temi complessi: è quando riesci a spiegarli che sai di averli capiti.