Italy Insurance Forum 2023: la filiera assicurativa guarda al futuro

L’Italy Insurance Forum 2023 del 9-10 maggio guarderà al futuro della filiera assicurativa italiana, tra Embedded Insurance, polizze parametriche e oltre.

Italy Insurance Forum 2023

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L’Italy Insurance Forum 2023 compie 10 anni e volge lo sguardo al futuro per cogliere in anticipo le innovazioni digitali che riguardano l’intera filiera assicurativa.

A Milano nell’area expo, nei giorni 9 e 10 maggio, si incontreranno i manager C-Level italiani e internazionali delle compagnie assicurative, delle startup dell’insurtech, oltre ai broker e agenti assicuratori.

L’evento è stato preceduto lo scorso 19 aprile dall’Insurtech Village, un live streaming prezioso per tutti gli interessati al settore assicurativo in cui 15 realtà insurtech innovative hanno presentato i rispettivi progetti e offerto un assaggio di quanto si discuterà durante la due giorni di maggio.

Una due giorni tutta rivolta al cambiamento della filiera assicurativa nazionale, a partire dal “nuovo cliente digitale” e come raggiungerlo attraverso i canali web già presenti, per poi passare alle soluzioni che rendono possibile la prevenzione del rischio e l’integrazione di polizze e servizi innovativi basati su modelli che fanno ampio uso dell’intelligenza artificiale e del machine learning.

Italy Insurance Forum 2023: gli eventi del 9 e 10 maggio

L’Italy Insurance Forum 2023, organizzato da IKN Italy (Institute of Knowledge & Networking), si divide in due eventi principali previsti a Milano martedì 9 maggio e mercoledì 10 maggio.

Il primo giorno i manager C-Level del settore assicurativo parteciperanno all’Executive Summit per confrontarsi con CEO, CFO, CRO ed esponenti delle principali istituzioni sull’impatto dei regolamenti europei MiCAR e DORA sul settore insurance.

Tra i temi di confronto anche l’evoluzione degli investimenti, oggi più di ieri, orientati ai criteri di sostenibilità ESG (ambientale, sociale e di governance), e anche le potenzialità offerte dal Web 3.0 e, quindi, metaverso e criptovalute.

Il secondo giorno prevede una Main Conference con sessione plenaria dedicata alle strategie volte a contrastare gli effetti dell’inflazione e della crisi energetica sul comparto.

Il cuore della discussione sarà sul cambiamento di paradigma che il settore assicurativo italiano deve affrontare, alla luce della forte digitalizzazione che accompagna il nostro tempo.

Una discussione che, dopo la parte generale affrontata in mattinata, si dividerà in panel pomeridiani specifici su: Customer Analytics; Tech & Operations; Embedded Insurance; Claim Management; Cyber Security; Pricing & Underwriting; Distribuzione; rapporto tra sanità e assicurazioni.

Ovvero quelli che sono gli argomenti attualmente strategici per la filiera assicurativa in uno scenario che vive una costante evoluzione.

Italy Insurance Awards

Il 10 maggio, durante la Main Conference, si svolgerà la settima edizione degli Italy Insurance Awards per premiare le migliori iniziative imprenditoriali nel mercato delle assicurazioni.

I premi saranno assegnati alle compagnie assicurative, ai broker, agli agenti assicuratori e alle bancassurance che, nel corso del 2022, si sono distinti per l’innovazione dei prodotti e degli approcci alla clientela digitale.

L’Embedded Insurance

Tra i temi strategici per la filiera assicurativa, e che saranno affrontati ampiamente durante l’Italy Insurance Forum 2023, troviamo l’Embedded Insurance, ovvero l’implementazione di prodotti e servizi assicurativi all’interno di percorsi di acquisto apparentemente lontani dal mondo assicurativo.

Ne sono un esempio le polizze assicurative per i viaggi sottoscrivibili online nel percorso di acquisto di un volo aereo, oppure l’estensione di garanzia proposta da un crescente numero di marketplace dell’e-commerce (vedasi Amazon) e associata ad alcune categorie di prodotti elettronici presenti sulla sua piattaforma.

L’implementazione dei servizi assicurativi è una realtà anche delle challenger bank, ovvero quelle banche native digitali che offrono servizi bancari, finanziari e assicurativi quasi esclusivamente attraverso una applicazione mobile e una web app associata.

I clienti di tali banche, pensiamo a Revolut ad esempio, accanto ai servizi bancari offrono prodotti assicurativi digitali che coprono l’utente quando: intraprende un viaggio internazionale; effettua acquisti online e nei negozi; annulla biglietti.

In futuro anche i servizi welfare e le polizze legate al benessere e alla salute dei singoli e dei gruppi potranno trovare spazio di implementazione in soluzioni “di vendita incrociata”.

L’uso dei dati nel comparto assicurativo

Per consentire una integrazione efficace di servizi e prodotti assicurativi, non si può prescindere dall’uso dei dati. Un uso che va fatto con intelligenza e cioè con largo uso degli algoritmi intelligenti (Intelligenza artificiale) per interpretare al meglio i dati raccolti.

Le società delle assicurazioni tradizionali sotto questo profilo dovranno scegliere se trasformarsi in compagnie guidate dai dati (Data Driven Company) e cogliere tutte le opportunità date dall’analisi dei dati.

Le aziende tradizionali del comparto Insurance ereditano decenni di dati e informazioni accumulate nel corso della loro attività al fianco dei clienti. Si tratta oggi di utilizzare al meglio quei dati e i nuovi che via via vengono raccolti, per farli fruttare.

In che modo? Cogliendo la domanda latente di nuovi prodotti assicurativi che si celano tra quei dati, o aggiornando i prodotti retail già erogati alla clientela. Quest’ultima strategia, in particolare, potrebbe garantire alle compagnie nuovi clienti provenienti dai canali digitali.

L’avvento delle polizze parametriche

Dall’utilizzo intelligente dei dati da parte del settore Insurtech sono derivate le polizze parametriche, le quali calcolano il premio assicurativo in base alla probabilità che si possa verificare un evento e non più sui danni effettivi come nelle polizze tradizionali.

Grazie alle polizze parametriche l’assicurato non è tenuto a dimostrare il danno subito secondo le rigide modalità di una polizza tradizionale, perché paga un importo prestabilito in base alla probabilità che un determinato evento possa accadere.

Tra le polizze parametriche troviamo la cancellazione di biglietti aerei o di ticket acquistati per partecipare a eventi e concerti.

Ma anche settori più “tradizionali” come l’agricoltura e le imprese produttive possono avvantaggiarsi di questo tipo di polizze assicurative, per coprirsi da calamità naturali, dalla perdita di profitto su attività produttive, errori nello sviluppo di un prodotto, e così via.

Nel settore delle polizze parametriche rivolte alle imprese troviamo Lokky, una società Insurtech che ha sviluppato insieme a compagnie assicurative italiane prodotti specializzati per professionisti, PMI e freelance. A ciascuno la sua copertura per proteggersi da eventi che, altrimenti, potrebbero condurre all’evento più nefasto per una impresa: il default.

Protezione dai rischi della digitalizzazione

La digitalizzazione dei servizi e dei prodotti apporta un grande beneficio all’agire economico nella sua interezza, tuttavia non andrebbero trascurati i potenziali rischi quali la protezione dei dati personali e di impresa e, anche in chiave di sicurezza industriale, i rischi derivanti da attacchi informatici.

In questi ambiti il settore assicurativo è chiamato a integrare nella sua offerta polizze assicurative capaci di tutelare i cittadini e le imprese contro il rischio di perdita dei dati personali, e contro gli attacchi informatici rivolti alla propria infrastruttura tecnologica.

Le polizze parametriche possono svolgere un ruolo chiave nella tutela dei danni derivanti dalla fuga di informazioni personali e da attacchi informatici che interrompono la fornitura di servizi.

Sostegno al mercato Insurtech italiano

Secondo l’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano, il settore in Italia vive un momento assolutamente positivo confermato anche dai dati del 2022.

Ciò che serve per imprimere una svolta robusta è una regolamentazione specifica e favorevole al settore. La regolamentazione sarà propedeutica all’afflusso di capitali verso le startup e le scaleup provenienti dagli operatori tradizionali.

Questi ultimi, supportando la crescita delle nuove imprese innovative potranno agire da acceleratori dell’innovazione nell’Insurtech.

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Fabio Carbone

Scrittore web tecnico ma versatile dal 2013, ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Dal 2016 si occupa di temi legati all'Industria 4.0 e al mondo del digitale. Scrive di finanza, criptovalute e blockchain per quotidiani online, siti di settore e aziende.