Intervista a Massimo Ciaglia cofondatore di Poleecy. L'assicurazione incontra la blockchain.

Poleecy è una insurtech made in Italy che permette di assicurare, tramite micropolizze, rischi di breve durata legati ad eventi e momenti specifici della vita del cliente. Per prevenire le frodi e aumentare il livello di sicurezza delle transazioni, Poleecy utilizza la tecnologia blockchain, permettendo che il processo di sottoscrizione della polizza, il pagamento, si può completare in modo totalmente digitalizzato sfruttando a pieno il digitale.

Poleecy

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1) Ciao Massimo, che parole utilizzeresti per spiegare Poleecy ad una zia anziana? 

Poleecy è la prima applicazione digitale, che consente tramite il proprio smartphone, di poter sottoscrivere una polizza assicurativa economica e di breve durata, nel momento in cui nei hai bisogno ovunque ti trovi 

2) Quali sono i trend di mercato che spiegano la sempre più rapida diffusione di micropolizze rispetto alle coperture assicurative tradizionali? 

Lo smartphone sta diventando sempre di più il punto di accesso all'ecosistema di servizi a cui ognuno di noi accede quotidianamente. Oggi dal nostro smartphone facciamo acquisti, controlliamo il nostro conto corrente, ordiniamo al ristorante, prenotiamo viaggi, controlliamo la casa e ciò che mancava era dare la possibilità anche di poter sottoscrivere una polizza al bisogno, una polizza immediata, di breve durata e soprattutto economica. Le compagnie assicurative peraltro cercano nuovi canali attraverso i quali arrivare a vendere prodotti innovativi, le micro polizze sono proprio l'innovazione di cui sono alla ricerca, si vendono senza l'utilizzo di agenti o broker, indirizzano immediatamente il potenziale cliente nel momento del bisogno e vanno ad indirizzare il mass market lavorando sui grandi numeri.

3) A seguito dell'entrata in vigore della PSD2, si parla molto ultimamente di open banking e nuovi ecosistemi di collaborazione tra banche e fintech. Sul vostro sito leggiamo che siete un ecosistema per la vendita di micropolizze assicurative, di cosa si tratta puoi darci qualche dettaglio in più?

Lo scopo principale della PSD2 è quello di introdurre nel mercato finanziario nuovi stimoli che accrescessero la concorrenza tra le banche. E’ questa la ragione che ha guidato il regolatore ad introdurre figure come i PIPS (Payment Initiation Service Providers), CISP (Card Issuer Service Provider) e AISP (Account Information Service provider).

Lo scopo dell’introduzione di queste nuove figure professionali non ha altro obiettivo che l’introduzione di nuove idee, di nuovi servizi ed in ultima analisi di un maggior vantaggio per i clienti.

Se guardiamo al mercato assicurativo, dal punto di vista dell’innovazione sia di prodotto, di piattaforme tecnologiche che di nuovi canali distributivi da utilizzare, molto ancora c’è da fare dal punto di vista dell’innovazione. Poleecy è solamente un primo tentativo che vuole mettere in evidenza, che anche in un mercato maturo come quello assicurativo, è possibile utilizzando propriamente la tecnologia, innovare e “creare” dei mercati che ancora non sono stati occupati dagli operatori canonici del settore.

4) In che fase di sviluppo siete della vostra piattaforma? 

Abbiamo completato dopo oltre un anno di investimenti gli sviluppi e siamo pronti per il lancio. La piattaforma è pronta ed è basata tra le altre tecnologie innovative utilizzate su blockchain. Noi sfruttiamo la blockchain con la tecnologia di Hyperledger per ridurre quanto piu possibile le frodi assicurative ed in particolare, della blockchain, utilizziamo  gli Smart Contracts per rendere “flessibili” i contratti assicurativi . L'app sarà disponibile su Apple Store e Google Play. Stiamo attualmente lavorando sullo sviluppo di un sistema di intelligenza artificiale basato su algoritmi di machine learning, che ci consente di proporre al nostro potenziale cliente, la polizza di cui potrebbe aver bisogno in un determinato istante, analizzandone il profilo e contestualizzandolo al luogo in cui si trova e al particolare evento che sta vivendo tramite geolocalizzazione.

5) Nella realizzazione della vostra piattaforma oltre all'intelligenza artificiale avete deciso di adottare anche la tecnologia blockchain, come mai avete deciso di affidarvi allo stack tecnologico offerto da Hyperledger rispetto agli altri presenti sul mercato? 

Abbiamo scelto Hyperledger in quanto supporta Smart Contracts, che sono alla base della nostra tecnologia e del nostro brevetto, e soprattutto per la velocità di sottoscrizione di una transazione sulla blockchain. Inoltre Hyperledger è supportato dalla linux foundation.

6) Nello specifico come interviene l'utilizzo dell'intelligenza artificiale all'interno della vostra piattaforma e quali sono i vantaggi per l'utente finale?

Per fare un esempio immaginiamo che la piattaforma rileva un utente, profilato come amante dello sport, individuato dal sistema appena arriva in prossimità di una pista da sci,  e calcola in automatico immediatamente un preventivo per una polizza infortuni per l'intera giornata ed invia una notifica push al suo smartphone, segnalandogli la possibilità di sottoscrivere tale polizza ed il costo. L'utente accettandola entra nell'app e trova già tutto precompilato e deve solo eventualmente accettare ed effettuare il pagamento. L'utente non si deve pertanto più preoccupare di ricordare se e quando potrà avere bisogno di assicurarsi contro un rischio, ma sarà il sistema stesso che gli proporrà quando è necessario, evitandogli coperture annuali e suggerendogli invece micro polizze nel momento in cui potrà necessitarne, con risparmio e miglioramento delle coperture globali.

7) Quali sono secondo voi le principali ragioni per cui il futuro delle assicurazioni  passerà da una maggiore collaborazione con le imprese insurtech?

Le compagnie assicurative sono alla continua ricerca di innovazione,ad oggi però hanno processi interni molto complessi, per cui il loro time to market non riesce ad essere competitivo rispetto la velocità con cui le startup si muovono sul mercato e nello sviluppo di nuove tecnologie. Per queste ragioni, come già avvenuto anche nel fintech, le compagnie preferiscono interagire con le startup, al fine di acquisire nuove tecnologie e soprattutto nuovi modelli di business dirompenti.

8) Quali altri progetti avete in cantiere per il 2018? 

Stiamo sviluppando un wallet per consentire di gestire un cashback verso i clienti che non aprono sinistri, al fine di creare e migliorare la loyalty del cliente nei confronti delle imprese assicurative e la customer experience verso la nostra piattaforma.