Intervista a Ignazio Rocco CEO di Credimi

Scopriamo attraverso questa intervista come funziona Credimi, la soluzione digitale, flessibile e sicura che permette di finanziare i crediti commerciali.

Credimi

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Abbiamo intervistato Ignazio Rocco di Torrepadula, che vanta oltre 25 anni di esperienza nel settore dei servizi finanziari, ed è oggi fondatore e CEO di Credimi, piattaforma di digital invoice financing per il finanziamento delle Imprese italiane. È inoltre Senior Advisor di Tikehau Investment Management, gruppo di asset management pan-europeo leader nella gestione di Fondi di Credito Corporate. In precedenza ha guidato la practice di Istituzioni Finanziarie di The Boston Consulting Group in Europa Centrale, e si è occupato di Corporate Banking e Venture Capital nel Gruppo Akros e nel Gruppo IMI.

Noi di Fintastico ci rivolgiamo ad una platea di piccole e medie aziende interessate a capire come l'innovazione tecnologica possa ottimizzare i processi finanziari: riesci a spiegare in poche parole il valore aggiunto di Credimi nei confronti di soluzioni di anticipo fatture tradizionali?

Credimi è un nuovo prodotto finanziario digitale che, grazie alla tecnologia, permette di ottimizzare il capitale circolante velocizzando l'incasso dei crediti commerciali. Le differenze con le soluzioni tradizionali sono già evidenti nella fase di iscrizione al servizio, Credimi non richiede documentazione o garanzie, basta la partita IVA per attivare il processo di valutazione dell'azienda e la quotazione del primo credito commerciale. Se la valutazione è positiva Credimi mette a disposizione dell'azienda cliente un plafond creditizio per il finanziamento del circolante che non intacca i fidi esistenti e lo fa in modo completamente gratuito - non si pagano commissioni di messa a disposizione, di istruttoria o alcun altro costo di iscrizione al servizio. Credimi si paga esclusivamente in caso di utilizzo, cioè nel caso si decida di ottenere un finanziamento. Il costo del finanziamento è un costo unico espresso sia in % che in valore assoluto; praticamente nessuna istituzione finanziaria offre questo tipo di trasparenza in Italia. In sintesi Credimi è più veloce, più semplice, più flessibile. 

Dal vostro sito leggiamo che i servizi di Credimi sono offerti a tutte le imprese italiane che abbiano un fatturato annuale superiore ai 500.000 euro e che abbiano un profilo creditizio equilibrato sulla base del vostro sistema di rating. In termini di tempistiche, quali sono i tempi medi di attesa alla prima richiesta?

La prima valutazione è un processo che si attiva in pochi minuti, inserendo la partita IVA e una fattura nella piattaforma, e si ottiene una risposta in meno di 48 ore. Una volta che le aziende sono autorizzate ad utilizzare il servizio e hanno ottenuto il plafond, qualsiasi fattura verso aziende italiane può essere presentata per l'anticipo online e liquidata entro poche ore, senza inviare o compilare alcun documento, e senza muoversi dal proprio ufficio. 

Avete in progetto di aprire il servizio anche alle micro imprese?

Stiamo studiando soluzioni ad hoc per questo tipo di imprese che hanno esigenze molto differenti da quello che è il nostro core target attuale, aziende tra i 5 e i 100M di fatturato. 

Vi ritenete più selettivi degli operatori tradizionali oppure, grazie alla vostra metodologia, siete in grado di servire anche aziende che normalmente non vengono reputate sufficientemente affidabili dagli operatori tradizionali?

Utilizziamo un rating proprietario basato sull'analisi di circa un migliaio di variabili, molte di queste sono comuni agli operatori tradizionali. Siamo selettivi ma in un modo in parte differente, ad esempio abbiamo riscontrato che riusciamo a soddisfare le esigenze delle aziende in forte crescita o che hanno una storia di successo, ma ancora breve. Grazie all'utilizzo dei dati spesso siamo più rapidi nel concedere finanziamenti alle aziende dinamiche, il sistema tradizionale tende ad attendere più a lungo prima di aumentare le linee di credito, perché più legato al passato nel valutare il rischio di credito. 

Parliamo del "Credito di Filiera", ovvero il vostro prodotto dedicato ai gruppi industriali che permette di anticipare le fatture dei loro fornitori: avete una Success Story da condividere con noi?

Il credito di filiera è stato il primo prodotto che abbiamo introdotto sul mercato alla fine del 2016, prima del prodotto aperto a tutte le aziende. Il primo partner è stato Ariston Thermo, produttore di apparecchi per il comfort termico che fattura 1,4 miliardi, per il 90% all'estero, ma che ha una importante base di produzione in Italia; Ariston Thermo ha proposto Credimi a un centinaio di suoi fornitori per anticipare i crediti verso il gruppo e stiamo continuando a sviluppare le partnership aggiungendo nuovi fornitori. Da allora abbiamo aperto diversi cantieri per il "Credito di Filiera" digitale, tra questi mi piace ricordare Jimmy Choo che, oltre ad essere uno dei nostri partner di filiera, a sua volta utilizza il nostro servizio per anticipare l'incasso dei suoi crediti commerciali. Una partnership a 360° insomma. 

I crediti che anticipate vengono ceduti ad investitori istituzionali, ma non ai privati: avete in mente di espandere la vostra piattaforma e farla diventare un vero e proprio marketplace peer to peer o preferite rimanere fedeli alla vostra linea attuale?

La nostra scelta fin dall'inizio è di rivolgerci esclusivamente ad investitori istituzionali, non abbiamo intenzione di aprire ai privati o a creare un marketplace. Credimi ha a disposizione fondi che permettono di erogare 300 milioni di finanziamenti nei prossimi mesi. La provvista proviene da quattro fondi di gestione del risparmio come Anima o Banca Generali, rappresentando una solida soluzione alternativa al circuito bancario tradizionale. 

Credimi si presenta anche come servizio aggiuntivo che Società di Consulenza terze possono offrire ai loro clienti: ci puoi spiegare come funziona e quali sono i vantaggi economici?

Molti Advisor e consulenti utilizzano con soddisfazione Credimi per i loro clienti, lo fanno perché offre vantaggi immediati ai professionisti che operano al servizio delle aziende: 

  • Ampliamento della propria offerta ai clienti offrendo un servizio premium in termini di velocità e flessibilità: è possibile dare ai propri clienti una risposta sulla finanziabilità dell'azienda e sul costo del finanziamento in 48 ore, offrendo un innovativo servizio digitale. È un'opportunità aggiuntiva, e totalmente gratuita per i clienti, che si può attivare rapidamente ad esempio in concomitanza con scadenze pagamenti IVA.
  • Possibilità di approcciare nuovi clienti con un servizio innovativo: Credimi è facile e veloce da spiegare ed utilizzare, può rappresentare un'ottima proposta per iniziare una collaborazione con nuovi clienti. Utilizzando il servizio si ha a disposizione un archivio digitale dei finanziamenti su crediti commerciali sempre aggiornato, facilmente consultabile e scaricabile dall'azienda e dal professionista, che in questo modo può anche facilmente tenere sotto controllo le operazioni di tutti i suoi clienti.
  • Possibilità di farsi delegare parte dell'operatività utilizzando direttamente il prodotto per conto di clienti.

Come è andato il 2017 e che aspettative avete per il 2018?

Credimi chiude il suo primo anno di attività con risultati record (anche a livello europeo): 70 milioni di euro di finanziamenti erogati a fronte di 4000 crediti commerciali anticipati. Siamo già di fatto la piattaforma di invoice financing più grande in Europa continentale con 10,8M€ di crediti commerciali finanziati a gennaio 2018 e 28,1 milioni di euro, negli ultimi 90 giorni. Abbiamo per il 2018 target di crescita molto aggressivi e contiamo di confermare il trend degli ultimi mesi, per questo lavoriamo continuamente per migliorare prodotto e servizi, date un'occhiata al nostro nuovo sito appena rinnovato www.credimi.com

Parlando d'altro, quale è secondo la tua esperienza lo stato del Fintech in Italia e cosa ti aspetti nei prossimi anni, sia da un punto di vista di risposta delle PMI e sia da un punto di vista della regolamentazione?

La finanza alternativa e digitale rappresenta un potente acceleratore della crescita, aiutando le medie imprese ad aprirsi agli investitori istituzionali, il 2017 si è rivelato un vero e proprio anno di svolta per la finanza alternativa e digitale. Minibond, AIM, Spac, PIR, fintech sono sigle oggi familiari a CFO e Tesorieri, ma solo pochi mesi fa non esistevano o erano dedicate a un ristretto numero di imprese. In particolare il fintech - le piattaforme di finanziamento digitale alternativo - sia quelle dedicate al finanziamento a medio termine delle imprese che quelle che mirano ad ottimizzare il loro capitale circolante. Sono nuovi intermediari finanziari che, utilizzando tecnologia e digitale, stanno rendendo la finanza più rapida ed accessibile per le aziende. La rapidità e l'accessibilità sono fattori chiave per lo sviluppo economico delle imprese, e dell'intero sistema economico del Paese. Nel 2017 il volume del "finanziamento digitale" italiano è cresciuto in maniera esponenziale, grazie all'ingresso di nuove piattaforme online come Credimi dedicata al finanziamento dei crediti commerciali; una crescita che non può che far bene al mercato, rendendolo più efficiente e aperto. In totale si stima che il fintech italiano nel 2017 abbia sviluppato flussi di finanziamento alle imprese superiori ai 300 milioni di euro. Sono numeri che testimoniano che i nuovi prodotti fintech cominciano ad essere rilevanti, per quanto ancora piccoli rispetto a Uk e Usa (ma spesso più grandi rispetto agli altri paesi dell'Europa Continentale).