Credito al consumo: come funziona e quando conviene chiederlo

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Credito al consumo

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Che cos’è il credito al consumo

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Il credito al consumo rappresenta un insieme di soluzioni finanziarie che permettono all'individuo di acquistare un bene per soddisfare una propria necessità, con la possibilità di pagarlo a rate secondo un piano di ammortamento prestabilito, ovvero un di un piano dettagliato della restituzione del capitale erogato dalla banca e degli interessi maturati. Fondamentalmente, il consumatore si impegna a restituire la somma erogata dall'ente finanziario, pagando un interesse per l'utilizzo del credito e eventuali spese previste per la stipula del contratto.

Il consumatore beneficiario del prestito sarà tenuto a versare regolarmente, di solito mensilmente, delle somme di denaro (rate) e sarà anche obbligato a coprire le spese necessarie per la conclusione del contratto. La rata è composta da due componenti:

  1. Una parte del capitale che rappresenta il rimborso del prestito;
  2. Una parte degli interessi che copre l'importo derivante dal tasso di interesse applicato.

La scadenza del contratto viene concordata tra le parti e deve essere stabilita nel patto stesso.

È importante notare che il credito al consumo può essere concesso solo entro determinate soglie: specificamente, per importi compresi tra 200 e 75.000 euro.

Concedere finanziamenti e prestiti è un’attività prettamente economica e perciò le figure che possono operare in questo mercato sono limitate alle seguenti:

  • Banche;
  • Intermediari finanziari, ovvero società finanziarie costituite come Società per Azioni, Accomandita per Azioni, a responsabilità limitata o cooperative, autorizzate e registrate nell'apposito Albo dalla Banca d'Italia.

Queste figure autorizzate a operare nel mercato del credito al consumo in Italia possono anche avvalersi di strutture esterne in base a convenzioni, come agenti e mediatori creditizi. Tuttavia, tali agenti e mediatori devono essere obbligatoriamente iscritti nei registri appositamente gestiti dall'Organismo degli Agenti e Mediatori (OAM). L'OAM è sottoposto al controllo della Banca d'Italia ed è responsabile della regolamentazione dell'accesso, del controllo e della supervisione dei soggetti iscritti.

Come funziona il credito al consumo

Il credito al consumo, come già detto, è un tipo di finanziamento offerto da banche o società finanziarie autorizzate a un individuo, definito come "consumatore", che ne fa richiesta al fine di soddisfare le proprie necessità personali e familiari.

Prima di concederlo, però, il finanziatore, effettua una verifica per accertare che il richiedente abbia la capacità di restituire il capitale e non sia segnalato come "cattivo pagatore".

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Durante questa fase, conosciuta come "istruttoria" e precedente alla stipula del contratto, il finanziatore valuta il merito creditizio del cliente, ovvero la sua capacità di rimborsare l'importo richiesto in prestito. Tale valutazione si basa su:

  • Informazioni personali e reddituali fornite dal cliente.
  • Informazioni presenti nelle banche dati, sia pubbliche (come la Centrale dei Rischi) che private (come il SIC - Sistema di Informazioni Creditizie). Queste banche dati raccolgono informazioni sulle transazioni finanziarie dei cittadini, inclusi segnalazioni negative come rifiuti di finanziamento o pagamenti scaduti di prestiti.

Di solito, per prestiti di importo basso, la procedura di valutazione è semplificata e più rapida.

Successivamente, si potrà scegliere tra diverse tipologie di credito al consumo e le più comuni sono:

  • Prestiti personali: rappresentano la forma più comune di credito al consumo e si distinguono tra prestiti finalizzati, ovvero finanziamenti per l'acquisto di un bene tramite soluzioni offerte dal venditore convenzionato o dealer e non finalizzati, forme di credito al consumo indipendenti dall'acquisto di beni o servizi. È possibile richiedere un importo compreso tra 200 e 75.000 euro da restituire secondo un piano di rate concordato.
  • Apertura di credito in conto corrente: viene concesso un importo predefinito sul conto corrente dalla banca, e bisogna pagare gli interessi indicati nel contratto solo sulle somme utilizzate di volta in volta.
  • Cessione del quinto: si può richiedere questo tipo di finanziamento se si è un lavoratore dipendente o un pensionato, e la rata del prestito viene trattenuta direttamente dallo stipendio o dalla pensione.
  • Carta di credito revolving: se si dispone di una carta di credito con un limite di spesa, che può essere utilizzata per acquisti e prelievi. Man mano che si rimborsano le rate, il credito si ricarica e si può continuare a utilizzare l'importo disponibile per nuove spese.

Poi, è importante conoscere anche quali finanziamenti non rientrano nella categoria del "credito ai consumatori":

  • Finanziamenti a tasso zero.
  • Finanziamenti per l'acquisto di terreni o immobili, come il mutuo per l'acquisto di una casa o il leasing strumentale.
  • Sconfinamenti sul conto corrente, ossia l'utilizzo di somme superiori al saldo disponibile sul conto o al fido accordato sul conto corrente.

Quando conviene usare il credito al consumo

Il credito al consumo è una soluzione vantaggiosa per chi desidera realizzare un progetto come l'acquisto di un'auto o di un apparecchio domestico ma non dispone dei mezzi finanziari necessari per farlo.

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È giusto, però, capire bene quando conviene usarlo poiché c’è il rischio di portare al sovra-indebitamento coloro che non sanno gestire adeguatamente il loro potere d'acquisto. Quando una persona spende oltre le proprie possibilità, diventa incapace di adempiere ai propri debiti e si trova in una situazione di indebitamento sempre maggiore.

Dunque, è importante che prima di fare acquisti affrettati, si valuti sempre la propria capacità di sostenere il pagamento delle rate nel tempo e vari costi aggiuntivi. Infatti, nel momento in cui si richiede il finanziamente, non bisogna solo tener conto della dilazione ma bensì anche dei diversi interessi che si accumulano.

Quando si valutano i costi di un prestito o di qualsiasi forma di credito al consumo, bisogna sempre tener conto di questi indicatori:

  • TAN (Tasso Annuo Nominale): rappresenta l'interesse da pagare annualmente sul capitale prestato. Può essere fisso o variabile.
  • TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale): rappresenta il costo complessivo del finanziamento, inclusi il TAN, le commissioni, le imposte e le spese. Non include penali, spese notarili o costi di trasporto del prodotto.

Perciò, è fondamentale fare due conti in tasca prima di richiedere il credito a consumo.

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