ChatGPT & co. al servizio delle tue finanze: risparmia, ottimizza e investi in modo facile e sicuro

AI Generativa Personal finance

Immagina di avere a disposizione un assistente personale sempre pronto a darti consigli su come risparmiare, gestire il budget o capire meglio un investimento. Sembra fantascienza, ma oggi è possibile grazie all’intelligenza artificiale generativa. Servizi come ChatGPT di OpenAI, Google Gemini (il nuovo chatbot di Google, ora disponibile anche in Europa) e Perplexity AI stanno rivoluzionando il modo in cui possiamo ottenere informazioni e supporto sulle questioni finanziarie quotidiane. La cosa più interessante? Puoi interagirci in linguaggio naturale, in italiano, senza dover scrivere una sola riga di codice né utilizzare complicati strumenti da sviluppatore.

Negli ultimi mesi questi strumenti sono diventati sempre più accessibili e potenti. ChatGPT, ad esempio, è usato ormai da milioni di persone per gli scopi più vari, incluse domande su soldi e risparmio. Google sta lanciando Gemini integrandolo nelle sue app, per offrire un assistente ancora più integrato nell’ecosistema Android e Google. Anche tool come Perplexity (un motore di risposta basato su AI) permettono di fare domande e ottenere risposte puntuali con tanto di fonti. In poche parole, l’AI conversazionale non è più solo un giocattolo tecnologico: può diventare un alleato concreto per gestire le tue finanze personali (dalle bollette agli investimenti), il tutto con un approccio “artigianale” alla portata di tutti. Vediamo come.

Gestire spese e risparmi con l’AI (budgeting intelligente)

Tieni traccia a fatica delle spese mensili? L’AI può dare una mano ad analizzare le tue uscite e trovare dove tagliare i costi superflui. Ad esempio, puoi caricare l’estratto conto o gli scontrini delle ultime settimane su ChatGPT (usando le funzionalità avanzate di upload di file o immagini disponibili con GPT-4) e chiedergli di analizzare le tue abitudini di spesa. Un esperimento raccontato da Punto Informatico ha mostrato che “caricando gli scontrini su ChatGPT si possono analizzare le proprie abitudini di spesa, trovare alternative più economiche e risparmiare” . In pratica, il chatbot può suddividere gli acquisti per categorie (spesa alimentare, bollette, trasporti, svago, ecc.) e farti vedere subito dove va a finire la fetta più grossa del tuo stipendio.

Esempio pratico:

Utente: “Ecco l’elenco delle mie spese mensili: 800€ affitto, 150€ bollette, 300€ spesa alimentare, 100€ abbonamenti, 200€ trasporti, 150€ ristoranti. Puoi suggerirmi come risparmiare almeno 100 euro al mese? Quali spese potrei ridurre?”

ChatGPT: Certo! Analizzando le tue uscite, noto che ristoranti e spesa alimentare insieme pesano 450€ al mese. Potresti iniziare riducendo i pasti fuori (risparmi ~50€ preparando più spesso cene a casa) e ottimizzando la spesa alimentare: fare una lista della spesa mirata e magari scegliere marche meno costose per alcuni prodotti potrebbe farti risparmiare un altro 10-15% (circa 30-45€). Anche gli abbonamenti (100€) meritano attenzione: controlla se ne usi davvero tutti. Disdicendone uno non essenziale potresti recuperare altri 10-20€. In totale, queste mosse ti permetterebbero di risparmiare circa 100€ al mese, raggiungendo così il tuo obiettivo!

Come vedi, interagendo in italiano colloquiale ottieni suggerimenti mirati e comprensibili. L’AI può far emergere tendenze di spesa su cui intervenire: ad esempio evidenziare se compri molte cose non necessarie o marche costose quando esistono alternative economiche equivalenti . Nel nostro esempio, ChatGPT ha individuato i ristoranti come voce consistente e ha proposto soluzioni concrete (cucinare a casa più spesso, fare la spesa in modo più oculato). In altri casi, potrebbe farti notare acquisti impulsivi o duplicati. Un utente su Reddit ha raccontato di aver persino caricato in ChatGPT i propri estratti conto in Excel, chiedendo al bot di estrarre tutte le spese ricorrenti per identificare abbonamenti inutilizzati – il tutto senza dover controllare manualmente riga per riga!

Alternative più economiche e offerte personalizzate

Oltre a evidenziare dove tagliare, l’AI può aiutarti a trovare alternative più economiche per ciò che compri regolarmente. Riprendendo l’esperimento di prima, una volta note le categorie di spesa, puoi chiedere a ChatGPT consigli per risparmiare su ciascuna. Ad esempio, se ogni mese spendi molto in detersivi o prodotti per la casa, il chatbot potrebbe suggerirti di provare marche più economiche ma efficaci oppure acquistare formati famiglia convenienza invece delle confezioni piccole . Se dai molti soldi al supermercato, l’AI potrebbe consigliarti di fare scorta di prodotti non deperibili in un cash & carry o di rivolgerti ai discount (Eurospin, Lidl…) per alcuni articoli, sfruttando le offerte settimanali.

Nota: ChatGPT di per sé non ha aggiornamenti in tempo reale sulle promozioni del supermercato sotto casa. Tuttavia, può darti strategie generali per trovare offerte (es: usare app di coupon, siti di comparazione prezzi, ecc.). Se usi un chatbot con accesso al web (come Bing Chat in modalità ricerca o Perplexity AI), potresti ottenere risultati ancora più mirati e aggiornati: ad esempio cercare i prezzi di un prodotto su diversi e-commerce o nei volantini dei supermercati locali.

Anche sul fronte delle offerte personalizzate, l’AI conversazionale si sta attrezzando: OpenAI ha annunciato l’integrazione di una funzione di shopping dentro ChatGPT . In pratica, potrai chiedere al bot qualcosa come “Sto cercando uno zaino da trekking sotto i 100€, consigli?” e ottenere una lista di prodotti suggeriti con tanto di pulsante per l’acquisto. Questa novità (in arrivo inizialmente per gli utenti negli USA e poi gradualmente altrove) funziona incrociando le tue preferenze con le recensioni di prodotti sul web, per aiutarti a decidere cosa comprare . Insomma, ChatGPT diventa un po’ “personal shopper”: ti propone opzioni e tu, cliccando, vieni reindirizzato ai siti dove completare l’acquisto. Attenzione però: per ora queste integrazioni sono più sviluppate nel mondo anglosassone; in Italia arriveranno gradualmente e dovremo sempre verificare che i venditori proposti siano affidabili.

Un altro trucco è usare l’AI per cercare codici sconto o promozioni online. Per esempio, potresti chiedere: “Ci sono coupon attivi per abbonarsi a Spotify o Amazon Prime?”. ChatGPT potrebbe non avere una risposta aggiornata (spesso non conosce codici specifici a meno che qualcuno glieli abbia forniti), ma servizi AI con browsing potrebbero trovare informazioni sui coupon pubblicati di recente. In ogni caso, vale la pena tentare: alcuni utenti hanno scoperto offerte nascoste o tariffe agevolate chiedendo all’AI suggerimenti su come risparmiare su un certo servizio.

Trovare offerte e conti convenienti grazie all’AI 🏦

Oltre alle spese quotidiane, l’intelligenza artificiale conversazionale può semplificare anche la ricerca del miglior conto corrente adatto alle tue esigenze. Ad esempio, il custom GPT TrovaConto, che abbiamo creato appositamente per gli utenti italiani, permette di individuare facilmente il conto più conveniente sulla base delle tue preferenze personali (canone zero, tassi d’interesse, presenza di filiali fisiche, ecc.). Basta porre semplici domande, come «Cerco un conto corrente senza canone mensile e con prelievi gratuiti in Italia, cosa mi consigli?», e riceverai rapidamente una selezione mirata delle offerte disponibili, evitandoti lunghe e noiose ricerche manuali sui siti bancari o su portali comparativi complessi.

Strumenti come TrovaConto dimostrano concretamente il valore aggiunto dell’AI conversazionale, unendo velocità e precisione nella ricerca personalizzata, e permettendoti di risparmiare denaro con scelte finanziarie mirate e informate.

Abitudini smart: pianificazione e check-up settimanali

Per ottenere il massimo da questi strumenti, consistenza e metodo sono fondamentali. Ecco alcune abitudini settimanali che potresti adottare integrando l’AI nella tua routine finanziaria:

  • Riepilogo del lunedì: ogni inizio settimana, fornisci a ChatGPT l’elenco delle spese effettuate la settimana precedente (basta annotarle o esportarle dall’app bancaria) e chiedi un breve “riepilogo delle mie spese settimanali e dove posso tagliare qualcosa”. In pochi secondi avrai un report sui tuoi esborsi e magari uno spunto utile (es: Hai speso 50€ in cene fuori questa settimana; limitandoti a una sola serata risparmieresti circa 20€).
  • Budget plan del mese: a fine mese, puoi fare una chiacchierata con l’AI sul tuo bilancio. Fornisci i dati principali (entrate totali, uscite totali, obiettivo di risparmio) e chiedi “come posso distribuire il mio budget il prossimo mese?”. Otterrai una bozza di budget mensile suddiviso per categorie (casa, cibo, divertimenti, ecc.) tarata sui tuoi numeri. Potrai poi adattarla come preferisci, ma è un ottimo punto di partenza se non sai da dove iniziare.
  • Formazione finanziaria continua: riserva un momento ogni settimana per chiedere all’AI di spiegarti qualcosa che non ti è chiaro in ambito economico. Ad esempio: “Cos’è il PIL e perché influisce sul mio mutuo?” oppure “Mi spieghi in parole semplici come funzionano gli ETF azionari?”. Le AI generative sono bravissime a spiegare concetti complessi in modo accessibile. Questo ti aiuta a prendere decisioni informate. Ricorda comunque di verificare poi su fonti affidabili quello che hai imparato, soprattutto se devi applicarlo nella realtà.
  • Notizie e trend dal mondo finanziario: alcuni chatbot (come Bing Chat con GPT-4 o Perplexity AI) possono anche fungere da rassegna stampa. Puoi chiedere ad esempio: “Aggiornami sulle ultime notizie economiche rilevanti per piccoli investitori” e avrai una sintesi delle news della settimana (tassi di interesse, andamenti di Borsa, nuove normative, ecc.), utile per capire il contesto in cui gestisci i tuoi soldi.

Adottare queste abitudini può rendere la gestione finanziaria quasi un “gioco” interattivo, tenendoti motivato a seguire il budget e migliorare pian piano. L’importante è essere costanti e sinceri con l’AI sui dati che fornisci (se ometti qualche spesa, il consiglio ovviamente sarà meno efficace).

Investire in modo più informato (senza farsi ingannare dall’AI)

Un capitolo a parte merita il tema investimenti. Molti si chiedono: posso usare ChatGPT per scegliere in cosa investire? La risposta breve è: sì, ma con estrema cautela. Da un lato, gli AI come ChatGPT possono spiegarti termini finanziari e strategie: se non sai cosa significhi “diversificazione” o “rapporto P/E”, un chatbot te lo illustrerà in italiano semplice, magari con esempi pratici. Puoi anche fargli domande del tipo “Quali sono i pro e contro di investire in obbligazioni rispetto alle azioni?” e ottenere un elenco ben organizzato. Questo ti aiuta a essere un investitore più informato, specialmente se parti da zero.

D’altro canto, non bisogna confondere il chatbot con un consulente finanziario. Un’intelligenza artificiale generalista non conosce la tua situazione personale (reddito, patrimonio, propensione al rischio) e tende a dare risposte generiche. Chiedergli “Quale azione dovrei comprare oggi per guadagnare?” non è una buona idea, perché:

  1. Molto probabilmente ti risponderà con informazioni datate o troppo generiche (“dovresti diversificare, considera aziende solide a grande capitalizzazione…” – cose così).
  2. Nei casi peggiori potrebbe fornire consigli errati o fuorvianti. Consob ed ESMA, in un recente avviso congiunto, hanno sottolineato che gli strumenti di IA pubblici «non sono autorizzati né concepiti per fornire consulenza sugli investimenti personalizzata» e che affidarsi esclusivamente a questi strumenti “potrebbe portare a decisioni sbagliate e perdite finanziarie significative” . Insomma, vanno usati solo come supporto informativo.

Le autorità finanziarie raccomandano di usare le AI come una delle tante risorse a disposizione, e di affiancarle sempre al parere di professionisti abilitati per le decisioni importanti . In particolare, «non fate affidamento esclusivamente su strumenti di IA disponibili pubblicamente per prendere decisioni di investimento» e «siate scettici di affermazioni o promesse di rendimenti eccessivamente elevati che sembrano troppo esagerati per essere veri» . Questo perché nessuno – nemmeno un modello di intelligenza artificiale avanzato – ha la sfera di cristallo per prevedere l’andamento dei mercati finanziari . Se un robo-advisor o un chatbot vi promette di farvi arricchire in fretta, dovreste insospettirvi immediatamente.

Detto questo, ci sono modi intelligenti e sicuri di utilizzare l’AI generativa nel percorso di investimento:

  • Ricerca e analisi di base: Puoi usare l’AI per documentarti su un titolo o un settore. Ad esempio: “Spiegami il modello di business di Tesla e quali sfide sta affrontando nel mercato auto” – l’AI ti restituirà un riassunto (basato su informazioni fino a una certa data) che ti dà un’idea generale. Oppure “Quali sono i principali indicatori economici da tenere d’occhio quest’anno?” – anche qui avrai un elenco chiaro. Questo ti fa risparmiare tempo di ricerca su Google, ma non prendere il risultato come verità assoluta: usalo come base per approfondire poi sui siti ufficiali o testate finanziarie.
  • Traduzione e semplificazione di documenti: Hai mai provato a leggere il prospetto informativo di un fondo o il bilancio di una società? Pagine e pagine di gergo. Ecco, un AI può aiutarti a semplificare: puoi copiare un paragrafo ostico e chiedere “Me lo riassumi in parole povere?”. Oppure tradurre in italiano un report in inglese. Questo non significa delegare totalmente la comprensione (qualche dettaglio può andare perso), ma è un aiuto didattico notevole.
  • Calcoli e simulazioni veloci: Alcuni chatbot possono fare calcoli approssimativi o simulazioni. Esempio: “Se investo 100€ al mese al 5% annuo, quanti soldi avrò tra 10 anni?”. Ti darà un calcolo di massima sfruttando l’interesse composto. Oppure: “Se il titolo X perde il 20% e poi guadagna il 25%, qual è il risultato netto?”. Questi conti rapidi ti permettono di valutare scenari, ma ricontrolla sempre con la calcolatrice se il dato è cruciale.
  • Monitoraggio notizie su aziende in portafoglio: Come accennato, con AI capaci di leggere il web puoi impostare una sorta di alert manuale. Ad esempio: “Aggiornami sulle ultime notizie riguardanti ENEL” – e avrai un estratto delle principali news recenti su quella società. Questo ti aiuta a restare sul pezzo senza dover sfogliare giornali ogni giorno.

In sintesi, per l’investitore fai-da-te l’AI è come un assistente tuttofare: spiega, riassume, traduce, calcola. Ma la decisione finale spetta sempre a te. Non delegare all’algoritmo la responsabilità, perché alla fine diffida sempre un po’ dei consigli dell’AI (perdonaci la parafrasi di un vecchio proverbio, ma rende l’idea!).

Cosa non fare: sicurezza, privacy e buon senso ⚠️

Abbiamo visto i lati positivi, ora è importante parlare di cosa NON fare quando usi l’AI per le tue finanze, per evitare rischi come furto di dati, truffe o errori grossolani.

  1. Non condividere dati personali sensibili. Mai inserire nelle chat con l’AI informazioni come il tuo numero di conto, password, PIN della carta, dati anagrafici completi o altri dettagli bancari riservati. Ricorda che quello che scrivi potrebbe essere memorizzato sui server del servizio. Anche se ad esempio ChatGPT dichiara di non usare i dati delle chat con la cronologia disattivata, non c’è garanzia assoluta su dove finiscano quelle informazioni. Le autorità privacy (come il Garante italiano) hanno già messo in guardia sui rischi: questi strumenti potrebbero non avere misure di sicurezza adeguate a proteggere i tuoi dati personali . Dunque, prudenza: usa dati fittizi se vuoi fare prove (ad esempio, inventa un estratto conto realistico da dare in pasto al bot) e non inserire mai numeri di carte di credito, IBAN o scansioni di documenti reali.
  2. Non fidarti di troppo belle promesse. Se un AI (o un guru su un forum che sostiene di usare l’AI) ti promette guadagni garantiti o facili, è quasi sicuramente una truffa o un’esagerazione. Purtroppo i truffatori possono usare chatbot e contenuti generati dall’AI per creare email, messaggi o siti fake molto convincenti (ad esempio finti consulenti che invitano a investire in sistemi miracolosi). Rimani sempre scettico: nessuno può garantire rendimenti elevati senza rischio, e nessuna AI può prevedere con certezza il mercato . ESMA e Consob hanno chiarito che bisogna diffidare di schemi che promettono arricchimenti rapidi basati sull’IA . Se ti imbatti in messaggi del genere, trattali come spam/truffa.
  3. Non copiare e incollare ciecamente i consigli dell’AI. Mettiamo che ChatGPT ti suggerisca di spostare il 10% del tuo stipendio in un fondo emergente X: non eseguire subito. Prima fermati e verifica da altre fonti. L’AI generativa a volte soffre di allucinazioni, ossia spara risposte con tono sicuro ma completamente errate. Magari potrebbe citarti un “conto deposito al 7%” che in realtà non esiste, o un’agevolazione fiscale scaduta da anni. Prendi quelle idee come spunti, poi vai sui siti ufficiali (ad esempio quello della banca o dell’ente menzionato) per confermare. In caso di dubbi, sentire il parere di un consulente umano non guasta.
  4. Non trascurare i tuoi parametri personali. Un errore comune è delegare troppo: ricordati che un chatbot non conosce davvero te. Può darti consigli generici ottimi sulla carta, ma che potrebbero non adattarsi alla tua vita. Esempio: l’AI vede che spendi 50€ al mese in palestra e potrebbe dirti di tagliare quella spesa per risparmiare. Ma magari per te la palestra è fondamentale per la salute e rinunciarci ti renderebbe infelice – l’AI questo non lo sa. Quindi non seguire automaticamente ogni taglio suggerito se va a scapito della tua qualità di vita. Usa la tua intelligenza umana per decidere cosa è meglio per te. Un consiglio degli esperti: l’IA si basa su dati quantitativi e potrebbe non cogliere aspetti soggettivi importanti… usa questi strumenti come supporto, senza perdere il controllo sulle tue decisioni finanziarie .
  5. Non smettere di imparare in prima persona. L’AI è comoda, ma non deve diventare una scorciatoia mentale. Continuare a leggere libri/articoli di educazione finanziaria, seguire corsi o webinar e, in generale, aggiornarti, resta fondamentale. La tecnologia cambia (oggi c’è ChatGPT, domani chissà), ma i principi base del buon senso finanziario rimangono. Usa l’AI per velocizzare i calcoli e chiarirti i dubbi, ma cerca anche di comprendere i meccanismi per conto tuo. In questo modo, se un giorno l’AI dovesse sbagliare, tu te ne accorgerai prima di fare mosse azzardate.

Conclusione

In definitiva, l’intelligenza artificiale generativa può diventare una compagna di viaggio nella gestione del denaro: dalla pianificazione del budget domestico alla ricerca di investimenti, fino alla caccia all’offerta migliore per l’acquisto del nuovo smartphone. Il tutto con un approccio accessibile: ti basta porre domande in italiano, proprio come faresti con un amico esperto di finanza, e leggere le risposte.

Questa accessibilità sta aprendo opportunità sia ai più giovani (Gen Z e Millennials, già abituati ai chatbot) sia a chi ha un po’ meno confidenza col digitale ma vuole cimentarsi in modo semplice – perché non serve essere ingegneri informatici per dialogare con ChatGPT o Gemini. Bastano curiosità e buon senso.

Ricorda però che l’AI è uno strumento, non una bacchetta magica. Usala per quello che sa fare bene – elaborare dati, informare, suggerire – ma le decisioni importanti, soprattutto in ambito finanziario, prendile con la tua testa e il cuore saldo. Con queste premesse, puoi sicuramente arricchire (in tutti i sensi 💰) la tua vita finanziaria quotidiana grazie a ChatGPT & co., sfruttando il meglio che hanno da offrire e schivando le insidie. Buon viaggio verso una gestione dei soldi più smart!

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