Barclays investe in MarketInvoice

Barclays si è impegnata con MarketInvoice per un acquisto di una quota di minoranza in MarketInvoice per offrire alle imprese clienti di Barclays un accesso trasparente a forme innovative di finanziamento. La nuova partnership è una parte fondamentale dei piani di Barclays, che ha deciso di investire in nuovi modelli di business per la crescita e l'innovazione. Anche in Italia qualcosa si muove, scopriamolo nei dettagli con questo articolo.

Barclays MarketInvoice

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Anche i giganti “tradizionali” cercano di avere un'anima fintech. L'ultima notizia riguarda Uk, i protagonisti sono il colosso bancario Barclays e la piattaforma di prestito alle piccole imprese MarketInvoice (fondata nel 2011 ha finanziato fatture per oltre 2,7 miliardi di sterline, aumentando il flusso di cassa per migliaia di aziende del Regno Unito).

Lo scorso 2 agosto hanno infatti annunciato sul blog di MarketInvoice di aver stretto una partnership. Barclays acquisisce una quota rilevante di minoranza della piattaforma, MarketInvoice integrerà la propria soluzione di finanziamento delle fatture con l'offerta di Barclays. L’accordo rientra nella strategia globale di Barclays di migliorare i servizi finanziari rivolti alle piccole imprese. Nello specifico, le piccole imprese possono vendere agli investitori fatture ancora non pagate caricandole sulla piattaforma MarketInvoice. Barclays ha dichiarato che prevede anche di finanziare alcune delle fatture caricate su MarketInvoice.

Anil Stocker, CEO di MarketInvoice, ha dichiarato: "È emozionante unire la conoscenza e l'impronta di un istituto bancario britannico di 325 anni con le soluzioni finanziarie online guidate dalla tecnologia di MarketInvoice. Riuscire a farlo insieme in una partnership strategica non può che significare buone notizie per le imprese del Regno Unito”. Ian Rand, CEO di Barclays Business Bank, ha dichiarato: "L’invoice trading è un prodotto che ha raggiunto la maggiore età nell'era digitale, è efficiente, efficace e controllabile per le piccole imprese. La nostra banca aziendale offre già finanziamenti per le fatture alle grandi aziende, quindi è un'ottima notizia che siamo in grado di estendere la proposta anche ai nostri clienti PMI”.

Cambiando servizio, paese ma non prospettiva, segnaliamo che in Italia lo scorso 26 luglio il Gruppo Banca Sella ha acquisito Smartika Spa, prima società a operare in Italia nel settore del peer-to-peer lending, il prestito on line tra privati, con attualmente oltre 6.400 lenders e un totale di circa 30 milioni di euro erogati in più di 5.400 prestiti dal 2008 a oggi. Con questa iniziativa, che si integra e contribuisce a costruire un ecosistema fintech, il Gruppo intende promuovere lo sviluppo del settore nel quale è già presente anche con una quota di minoranza di Prestiamoci Spa.

Come si legge nel comunicato ufficiale, la capogruppo Banca Sella Holding ha acquisito tramite un aumento di capitale una partecipazione di controllo pari a circa l’85% di Smartika Spa, società fondata nel 2007 da Maurizio Pietro Sella, omonimo e parente del presidente del gruppo bancario, che ha sempre operato nel settore finanziario al di fuori del Gruppo stesso. Il valore complessivo dell’aumento di capitale è stato di 3,5 milioni di euro, sottoscritti in parte anche dai soci storici della società.

Del resto quello del digital lending è un mercato in forte ascesa che è destinato a rappresentare un’opportunità di business di primo piano nel mondo finanziario. Un recente rapporto di Boston Consulting Group, ad esempio, ha evidenziato come nei prossimi 5 anni in India il digital lending diventerà un business da 1 trilione di dollari. "Quasi il 50% dei richiedenti un prestito con accesso a internet ha richiesto o acquistato un prestito digitalmente negli ultimi 12 mesi: questo dimostra che i consumatori di tutti i tipi di prestito sono ora pronti per la digitalizzazione", ha affermato Prateek Roongta, Partner e Director di BCG India. 

Il rapporto evidenzia inoltre un cambiamento nel profilo di chi utilizza prestiti digitali: nel recente passato erano prevalentemente uomini, metropolitani, millenials. Ora non è più così, la digitalizzazione procede in modo trasversale. I consumatori in genere cercano il prezzo e l'idoneità, con i motori di ricerca e i siti di prestito considerati i fattori più influenti nella decisione di acquisto del prestito.