Banca Sella e Raisin: intervista ai protagonisti di questa partnership

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Luca Ferrarese di Banca Sella e Federico Roesler Franz di Raisin, per parlare della loro partnership open banking.

banca sella raisin

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Presentati

Luca

Buongiorno a tutti, sono Luca Ferrarese. In Banca Sella mi occupo di seguire l’offerta per la clientela retail e affluent. Nel passato ho lavorato con la Rete della Banca e mi sono occupato dei progetti digitali legati a Sella.it

Federico

Sono Federico, Country Manager Italy di Raisin. Il mio ruolo principale in realtà è Head of Banking Relationship Management, ossia il team gestisce le partnership B2B con le banche che fanno raccolta di depositi dalle nostre piattaforme europee, al momento complessivamente più di 100. Il ruolo di Country Manager si è aggiunto in parallelo successivamente, avendo seguito il progetto del nostro ingresso nel mercato italiano B2C grazie alla partnership con Banca Sella.

Nell’esperienza subito prima di Raisin, sempre nel settore fintech, sono stato invece parte del primo team Italia di N26, con il quale abbiamo lanciato il prodotto sul mercato nel 2017.

Perché avete deciso di portare avanti questa partnership? quali sono i vantaggi?

Luca

Banca Sella è storicamente attenta a fornire soluzioni innovative ai propri clienti, che semplifichino le loro esigenze e l’esperienza che hanno con la propria banca. Fin da subito abbiamo colto le potenzialità e il valore che l’open banking può dare, grazie alla collaborazione con le fintech. La partnership con Raisin si inserisce proprio in questo quadro. Grazie all'alleanza con un importante player a livello europeo, i clienti di Banca Sella avranno a disposizione diverse soluzioni di deposito, con un’esperienza totalmente digitale, senza dover uscire dal proprio internet banking.

Federico

Uno dei nostri pilastri fondamentali è rimuovere le barriere attualmente presenti nel settore dei depositi. Da un lato portiamo a bordo banche, dall’altro i clienti - noi siamo in mezzo. Abbiamo infatti la grande ambizione di dare accesso alle offerte delle nostre banche, attualmente provenienti da 25 Paesi diversi dell’Unione Europea, a più clienti possibili. Abbiamo già piattaforme dirette in Germania, Austria, Spagna, Olanda, Francia, Irlanda e Regno Unito.

Questo lancio si inserisce perfettamente in questa vision e ne segna un passo importantissimo, permettendoci di sbarcare nel mercato italiano. Grazie all’integrazione con Raisin, da oggi infatti per i clienti Banca Sella è possibile depositare denaro su altre banche, direttamente accedendo alla propria area riservata.

In che modo selezionate le realtà con le quali collaborate? Quali caratteristiche devono avere?

Luca

Quello che maggiormente ci interessa è trovare realtà che abbiano un’offerta che possa andare incontro alle esigenze dei nostri clienti e che possa arricchire quella che già offriamo. Privilegiamo quindi le imprese innovative con una reputazione forte, solide e con una grande attenzione ai clienti e alla loro user experience. Grazie all’approccio in ottica open banking e alla fitta rete di relazioni anche internazionali che abbiamo sviluppato, diventa sempre più facile entrare in contatto con realtà con le quali è possibile dare vita a collaborazioni proficue e aprirsi a nuovi servizi e mercati.

Federico

Riteniamo che il fattore più importante per una partnership di successo sia innanzitutto il rispetto delle differenze di ciascuna entità, che è stato un elemento chiave condiviso anche nello sviluppo della nostra collaborazione di distribuzione con Banca Sella. Le fintech e gli operatori tradizionali hanno infatti capacità e asset differenti, e ovviamente affrontano sfide diverse, ma si tratta di soluzioni vantaggiose per tutti.

Inoltre contano tantissimo la solidità e la trasparenza. Sono alla base di qualsiasi tipo di relazione, ma diventano ancora più preziose quando si tratta di player che, come nel caso di Banca Sella, permettono ai propri clienti di accedere ai prodotti delle nostre banche partner, al momento più di cento considerando tutte le piattaforme europee, sui quali i clienti possono depositare somme fino a centomila euro ognuna.

Quali saranno i trend fintech del 2021?

Luca

Il panorama fintech cambia ogni giorno velocissimamente, anche grazie all’introduzione costante di tecnologie cutting-edge che espandono gli orizzonti di esperienza. Nel 2021 mi aspetto di vedere una ulteriore evoluzione dei servizi basati sull’intelligenza artificiale, una accelerazione dei pagamenti in ottica digitale e una maggiore diffusione dei servizi insurtech.

Federico

Mi aspetto una continua integrazione tra le fintech e le istituzioni consolidate, anche seguendo il modello di Raisin, rappresentando noi stessi il caso di una fintech che ha comprato una banca (e non viceversa come di norma avviene!), in aggiunta alle diverse acquisizioni che ci hanno permesso di ampliare la gamma di prodotti e di scalare in Europa.

Nel contesto generale, negli ultimi anni si è osservata una sempre maggiore sinergia tra questi due mondi. Il fintech continuerà sicuramente a crescere nel medio termine ed entreranno nuovi player nel mercato, specializzati in verticali diversi.

Un giudizio sull'entrata in vigore della PSD2 in Italia? Si sono colte tutte le opportunità?

Luca

Come dicevo prima, come Banca Sella abbiamo subito puntato sulle opportunità che l’open banking e questo ci ha permesso di mettere a punto una serie di nuovi servizi a favore dei nostri clienti: dall’account aggregation che permette di visualizzare il saldo ed effettuare bonifici anche dai conti correnti di altre banche senza uscire dall’internet banking di Banca Sella, al virtual iban permette di trasformare radicalmente il processo di riconciliazione dei pagamenti delle aziende associando un iban virtuale a ogni singolo pagatore e di leggere attraverso le API le transazioni relative a ciascuno di questi codici ed effettuare bonifici. I clienti stanno sempre più richiedendo soluzioni aperte e integrate e noi ci stiamo muovendo in quella direzione, con ulteriori progetti che vedranno la luce nei prossimi mesi.

Federico

L'open banking e il platform banking non solo hanno permesso alle fintech di crescere e innovare, ma anche alle banche di espandere i loro servizi e prodotti incorporando offerte di terze parti. Abbiamo iniziato a vedere cosa è possibile fare grazie alla normativa PSD2, insieme al miglioramento dei processi di identificazione dei clienti e all'armonizzazione delle diverse protezioni dei consumatori, dei sistemi di garanzia dei depositi e delle specifiche normative europee. Ma vedo ancora moltissimo in arrivo in Italia - per migliorare e integrare i servizi B2B con l'esperienza dei clienti.