Ecommerce e criptovalute: 4 motivi per accettarle

Il potenziale del bitcoin e della tecnologia blockchain è eccezionale e cresce ogni giorno. Scopri come le critpovalute possono innovare gli ecommerce.

criptovaluta ecommerce

Alcuni dei servizi finanziari presenti su Fintastico ci sono stati segnalati dai nostri partner che ci compensano.

La valutazione di Fintastico deriva dalla media ponderata delle valutazioni provenienti da Trustpilot, App Store, Google Play store

Le criptovalute stanno iniziando a permeare il mondo dei pagamenti in tutte le sue forme. Dal più semplice dei casi d’uso, quello dei pagamenti in negozio, alle più complicate (almeno fino ad ora) operazioni transazionali. 

Sebbene le due operazioni siano completamente diverse in termini di utilità ed esperienza d’uso da parte dell’utente, c’è sicuramente un punto chiave da sottolineare in caso queste operazioni siano effettuate su canali finanziari tradizionali o su blockchain: l’assenza di intermediari. 

Prendiamo i due casi d’uso:

  • Caso A: Il Milanese che va a fare la spesa al supermercato sotto casa
  • Caso B: Il Londinese che deve trasferire in Australia dei fondi per l’acquisto di una macchina d’epoca

Nel caso di utilizzo dei canali finanziari tradizionali (A) e immaginando che il Milanese paghi con carta di credito, gli intermediari coinvolti nella migliore delle ipotesi sono:

  1. La banca del Milanese (issuer), che approverà il pagamento
  2. La banca del Supermercato (acquirer), che comunicherà al merchant l’avvenuto pagamento
  3. La Settlement bank, che si occuperà della transazione finanziaria tra le due banche
  4. Il circuito di carte alle quali il Milanese si sta appoggiando

Per il caso B, ipotizzando che il londinese si affidi ad un classico servizio di trasferimento di denaro, gli intermediari coinvolti nella migliore delle ipotesi sono:

  1. La banca del Londinese
  2. La banca inglese del servizio di Money transfer
  3. Il servizio di Money transfer
  4. La banca Australiana del servizio di Money Transfer
  5. La banca Australiana del venditore di auto d’epoca

Sia nel caso A che nel caso B, abbiamo ipotizzato il caso più semplice, ma altri intermediari potrebbero essere coinvolti (Es. servizi di cambio valuta estera).

Nel caso in cui le transazioni dovessero essere effettuate su blockchain, sia per il caso A che per il caso B, gli intermediari sarebbero:

  • Wallet del Milanese o del Londinese
  • Wallet del Supermercato o del venditore di auto d’epoca

Anche qui la cosa potrebbe leggermente complicarsi con alcuni intermediari (es. un attore che incassa e rendiconta i pagamenti per aiutare il merchant) ma è evidente che il numero di attori coinvolti si riduce notevolmente.

bitcoin pagamento

Che cosa significa questo? 

In generale, i vantaggi sono:

  • Più Velocità
  • Meno Costi
  • Interoperabilità

Per vedere però più nel dettaglio i vantaggi di questa soluzione, abbiamo pensato di portare un caso che secondo noi è quello verso i quali le criptovalute possono portare i maggiori vantaggi di business: il mondo dei pagamenti eCommerce.

Il mondo eCommerce, per sua natura, ha bisogno di essere: internazionale, efficiente, sicuro, capace di attrarre nuovi clienti e allo stesso tempo fornire a questi utenti un’esperienza di acquisto veloce e senza frizioni.

Partiamo dal caso più semplice, eCommerce italiano con grande presenza nei mercati esteri che decide di accettare bitcoin. Ecco i principali vantaggi che potrà trarne:

Internazionalità

La valuta, se così vogliamo chiamarla, è una e una sola: il bitcoin. 

1 bitcoin = 1 bitcoin in Europa, nelle Americhe, in Asia, in Africa e in Oceania.

Quante volte gli eCommerce manager sono costretti a rinunciare all'apertura di nuovi mercati per le difficoltà nella gestione della valuta? Primo, bisogna trovare un fornitore capace di accettare le oltre 120 valute mondiali, secondo, bisogna contare i costi che questo fornitore ricarica per la gestione di queste conversioni, terzo, è necessario un complesso sistema di rendicontazione che aiuti l’amministrazione a far conciliare fatture ed incassi. 

Accettando bitcoin, la conferma del pagamento corrisponde ad una conferma dell’incasso, dovunque si trovi l’acquirente e in qualsiasi wallet siano depositate le sue criptovalute, senza alcuna commissione transfrontaliera

bitcoin transazione

Efficienza

La gestione delle risorse e della marginalità è fondamentale per poter investire in una buona user experience del sito. Dover caricare tra l'1 e il 5% del totale dell’ordine semplicemente per l’esecuzione della transazione finanziaria può quindi risultare spesso un grave danno nel bilancio e nei piani economici degli store.

Con i tradizionali canali di pagamento abbiamo visto che gli intermediari da coinvolgere siano molteplici, di conseguenza, ognuno di questi deve essere (giustamente) remunerato, e i costi chiaramente lievitano. 

Con bitcoin, l’unica fee nativa è quella necessaria al sostentamento del sistema, che si autogestisce attraverso un sistema di remunerazione automatico dei “miner”, ovvero di chi sta fornendo la capacità di calcolo per permettere la registrazione di quella transazione in uno dei blocchi della catena.

Sicurezza

Una volta registrati i bitcoin sul wallet d’incasso, non c’è modo che da questo possano essere prelevati senza l’autorizzazione del proprietario. La natura immutabile della blockchain rende fisicamente impossibile un attacco con conseguente manomissione dell’intera catena. 

La sicurezza non è solamente quella del merchant, ma è anche quella del pagatore, accertato l’indirizzo bitcoin del merchant, non c’è modo che quell'importo che si sta trasferendo venga deviato verso qualche altro indirizzo. Per capire di più in merito alla sicurezza delle transazioni, dai un occhio a questo articolo

Nuovi clienti

Se c’è qualcuno che vuole comprare online, di sicuro questo è l’utente bitcoin. Quante volte si cerca di identificare il proprio “buyer persona”? Per un eCommerce, lo scoglio fondamentale nell'identificazione del suo target, è quello di assicurarsi che il potenziale cliente non si faccia timori nell'utilizzo dei propri dati di pagamento in rete. Chi ha meno timore se non gli “early adopter” di una tecnologia così nuova? Tra il 2017 e il 2018, il numero di persone che ha effettuato transazioni in criptovalute è raddoppiato, e si aspettano numeri simili anche per il 2019. 

Accettare bitcoin, se ben pubblicizzato, può risultare un grandissimo vantaggio competitivo in un momento dove ad accettare queste transazioni sono ancora in pochi.

Questi sono solo alcuni degli aspetti che ci spingono a pensare che uno dei principali canali di sviluppo del mondo bitcoin possa essere quello dell’eCommerce, prima però c’è bisogno dei primi negozi coraggiosi pronti ad accettare questa sfida e chissà, magari pure vincerla.

Al momento, i provider in grado di assistere gli eCommerce in questa sfida sono ancora pochi, ed è da sottolineare che il tema porta a galla anche alcune criticità, buyer protection, gestione contestazione, rendicontazione ecc… ma di questo ne parleremo nel prossimo articolo, stay tuned!

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